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De su 800 a su '900

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De su 800 a su '900

Finas a carchi annu a oe fiat possìbile a sustentare chi una literadura "in limba" no esseret mai esìstida. Oe sa moderna chirca sientìfica at agiornadu sos trastos suos de iscumbata e podimus afirmare chi una literadura si siat isvilupada in Sardigna gasi comente in totus sas àteras regiones de Europa.
S'ìsula perdet chitzo meda s'indipendèntzia sua (1409) e duncas non si podet pretèndere una produtzione literària de tipu autòctonu paragonàbile a sa de grandu istados natzionales. S'intellettualità sarda sèberat, o devet seberare, pro prodùere cultura sa bia de su plurilinguismu. Custu sèberu at a restare finas a sas dies nostras sa tzifra essentziale de sa produtzione literària sarda cun sa cunvivèntzia de sa limbas de sos dominadores de turnu (catalanu, castillianu, italianu) acanta a sa limba chi espressat sa continuidade de s'identidade istòrica. In custu isfundu plurilìngue detadu dae sa matessi istòria sua, sa Sardigna agatat sos fundamentos de su suo matessi esìstere. Sa limba sarda est belle semper aorada dae s'ufitzialidade e de su podere, fintzas in campu culturale. Si ritaglia però unu ruolu ispetzìficu suo e resesset, nointames sa discriminatzione, a aguantare devenende unu de sos sìmbulos de s'identidade regionale atuale. De sos annos Setanta de su Noighentos si registrat una ripresa formidàbile de sa literadura "in limba", in particulare de sa prosa. Naschent su giornalismu "in limba", sa prosa tècnica e sagìstica e su romanzu in sardu.

Dall'800 al '900
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Il secolo si apre con il soggiorno a Cagliari della corte reale di Torino, esiliata in Sardegna dall'avanzare di Napoleone verso l'Italia. Dopo la fiammata rivoluzionaria di qualche anno prima, la situazione si era norma...
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Dall'800 al '900
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Il Novecento
Il XX secolo per la Sardegna è il momento di massima apertura al mondo esterno e di tumultuosa crescita economica. È il secolo dell'alfabetizzazione totale, della cultura diffusa, ma anche dell'emigrazione di massa e del...
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Una nuova visione della letteratura sarda

Fino a qualche anno fa era possibile sostenere che una letteratura "in limba" non fosse mai esistita. Oggi la moderna ricerca scientifica ha aggiornato i suoi strumenti di indagine e possiamo affermare che una letteratura si sia sviluppata in Sardegna così come in tutte le altre regioni d'Europa.L'isola perde molto presto la sua indipendenza (1409) e quindi non può pretendersi una produzione letteraria di tipo autoctono paragonabile a quella di grandi stati nazionali. L'intellettualità sarda sceglie, o deve scegliere, per produrre cultura la via del plurilinguismo.Questa opzione resterà fino ai nostri giorni la cifra essenziale della produzione letteraria sarda con la convivenza della lingue dei dominatori di turno (catalano, castigliano, italiano) accanto alla lingua che esprime la continuità dell'identità storica.In questo sfondo plurilingue dettato dalla sua stessa storia, la Sardegna ritrova i fondamenti del suo stesso esistere. La lingua sarda è quasi sempre emarginata dall'ufficialità e dal potere, anche in campo culturale. Si ritaglia però un suo ruolo specifico e riesce, nonostante la discriminazione, a resistere diventando uno dei simboli dell'identità regionale attuale.Dagli anni Settanta del Novecento si registra una ripresa formidabile della letteratura "in limba", in particolare della prosa. Nascono il giornalismo "in limba", la prosa tecnica e saggistica e il romanzo in sardo.

Leggi tutto Leggi tutto Fino a qualche anno fa era possibile sostenere che una letteratura "in limba" non fosse mai esistita. Oggi la moderna ricerca scientifica ha aggiornato i suoi strumenti di indagine e possiamo affermare che una letteratura si sia sviluppata in Sardegna così come in tutte le altre regioni d'Europa.L'isola perde molto presto la sua indipendenza (1409) e quindi non può pretendersi una produzione letteraria di tipo autoctono paragonabile a quella di grandi stati nazionali. L'intellettualità sarda sceglie, o deve scegliere, per produrre cultura la via del plurilinguismo.Questa opzione resterà fino ai nostri giorni la cifra essenziale della produzione letteraria sarda con la convivenza della lingue dei dominatori di turno (catalano, castigliano, italiano) accanto alla lingua che esprime la continuità dell'identità storica.In questo sfondo plurilingue dettato dalla sua stessa storia, la Sardegna ritrova i fondamenti del suo stesso esistere. La lingua sarda è quasi sempre emarginata dall'ufficialità e dal potere, anche in campo culturale. Si ritaglia però un suo ruolo specifico e riesce, nonostante la discriminazione, a resistere diventando uno dei simboli dell'identità regionale attuale.Dagli anni Settanta del Novecento si registra una ripresa formidabile della letteratura "in limba", in particolare della prosa. Nascono il giornalismo "in limba", la prosa tecnica e saggistica e il romanzo in sardo.

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