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Giudicale

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Chiaramonti, Castello dei Doria. Fotografia di Davide Cassanello, 2016

Around the middle of the year 1000, Sardinia was divided into four kingdoms or judges, governed by a king or judge. The judges were the local representatives of the Byzantine emperor who, around 1000, became autonomous. The result was a division of the territory into the four kingdoms of Cagliari, Arborea, Torres and Gallura, which in turn were divided into curatorships.
At the same time, we witnessed the reorganization of the Church. The vast dioceses of the Byzantine era were divided into new church districts: archdioceses and dioceses governed by archbishops and bishops, whose parishes were headed.
It is in this context that the judges, through donations, encouraged the arrival on the island of the Benedictines (from Montecassino, San Vittore di Marsiglia, Camaldoli, Vallombrosa, Cîteaux) who established their monasteries in the Sardinian territory. We witnessed a rebirth of culture under the protective wing of the Holy See.
Also not to be overlooked is the increasingly stable and deep-rooted presence of the republics of Pisa and Genoa, whose commercial activity on the island led to conflicts with local authorities. Their presence often interfered at the political level and came to determine the end of three judges (Cagliari, Torres and Gallura), who after 1250 fell into the hands of Pisan or Genoese lords.
These historical circumstances contributed to the circulation of new artistic currents on the island, which were embedded in the local substratum and which have left the most significant traces in both military and, above all, ecclesiastical architectural activity.

Ardara, chiesa di Santa Maria del Regno, pilastro affrescato. Foto di Pietro Paolo Pinna, 2010, da Sardegna DL
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The origins of the Giudicati
Following the Justinian conquest in 534, Sardinia became Byzantine. Two authorities administered the island: a 'praeses' for civil matters and a 'dux' for military matters. The 'praeses' also had political and judicial c...
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Santa Giusta, particolare di decorazioni scultoree della basilica. Foto di Alberto Maisto, 2009, da Sardegna DL
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Judged as Kingdoms
The judges, the four institutional entities into which Sardinia was divided after the middle of the thousand, were bodies configured from a legal point of view as real states. At the top of the structure was the judge ('...
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Basilica della Santissima Trinità di Saccargia. Foto di Bruno Manunza, 2009, da Sardegna DL
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The role of Pisa and Genoa
Starting from the second half of the eleventh century, a series of factors, such as the activity of the Benedictine monks and the transfer of continental architects and workers, changed the economic and cultural structur...
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Sanluri, ricostruzione di una catapulta nel cortile del Museo del Castello. Foto da Sardegna DL
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The four kingdoms of medieval Sardinia
The artistic expression that best expresses the originality of judicial Sardinia is Romanesque architecture, characterized both by adherence to the international European language and by the elaboration of local characte...
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Insights

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Chiese romaniche

Attorno alla metà del Mille la Sardegna risulta divisa in quattro regni o giudicati, retti da un re o giudice. I giudici erano i rappresentanti locali dell'imperatore bizantino che, attorno al 1000, si resero autonomi. Ne derivò una partizione del territorio nei quattro regni di Cagliari, Arborea, Torres e Gallura, a loro volta divisi in curatorie.Di pari passo si assistette alla riorganizzazione della Chiesa. Le vaste diocesi dell'età bizantina vennero frazionate in nuove circoscrizioni ecclesiastiche: arcidiocesi e diocesi rette da arcivescovi e vescovi, cui facevano capo le parrocchie.È in questo contesto che i giudici, attraverso donazioni, favorirono l'arrivo nell'isola dei Benedettini (da Montecassino, San Vittore di Marsiglia, Camaldoli, Vallombrosa, Cîteaux) che insediarono i propri monasteri nel territorio sardo. Si assistette a una rinascita della cultura sotto l'ala protettrice della Santa Sede.Da non trascurare anche la presenza sempre più stabile e radicata delle repubbliche di Pisa e Genova, la cui attività commerciale nell'isola portò a conflitti con i poteri locali. La loro presenza interferì spesso a livello politico e arrivò a determinare la fine di tre giudicati (Cagliari, Torres e Gallura), che dopo il 1250 caddero in mano a signori pisani o genovesi.Queste circostanze storiche contribuirono alla circolazione di nuove correnti artistiche nell'isola, che si innestarono nel sostrato locale e che hanno lasciato le tracce più significative nell'attività architettonica sia militare sia, soprattutto, ecclesiastica.

Read everything Read everything Attorno alla metà del Mille la Sardegna risulta divisa in quattro regni o giudicati, retti da un re o giudice. I giudici erano i rappresentanti locali dell'imperatore bizantino che, attorno al 1000, si resero autonomi. Ne derivò una partizione del territorio nei quattro regni di Cagliari, Arborea, Torres e Gallura, a loro volta divisi in curatorie.Di pari passo si assistette alla riorganizzazione della Chiesa. Le vaste diocesi dell'età bizantina vennero frazionate in nuove circoscrizioni ecclesiastiche: arcidiocesi e diocesi rette da arcivescovi e vescovi, cui facevano capo le parrocchie.È in questo contesto che i giudici, attraverso donazioni, favorirono l'arrivo nell'isola dei Benedettini (da Montecassino, San Vittore di Marsiglia, Camaldoli, Vallombrosa, Cîteaux) che insediarono i propri monasteri nel territorio sardo. Si assistette a una rinascita della cultura sotto l'ala protettrice della Santa Sede.Da non trascurare anche la presenza sempre più stabile e radicata delle repubbliche di Pisa e Genova, la cui attività commerciale nell'isola portò a conflitti con i poteri locali. La loro presenza interferì spesso a livello politico e arrivò a determinare la fine di tre giudicati (Cagliari, Torres e Gallura), che dopo il 1250 caddero in mano a signori pisani o genovesi.Queste circostanze storiche contribuirono alla circolazione di nuove correnti artistiche nell'isola, che si innestarono nel sostrato locale e che hanno lasciato le tracce più significative nell'attività architettonica sia militare sia, soprattutto, ecclesiastica.

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