Titolo
Caprera, Compendio Garibaldino, camera matrimoniale
Descrizione
Il complesso abitativo garibaldino è un museo storico, costituito da vari edifici molto semplici e modesti, costruiti tra il 1856 e 1860. L'eroe acquistò buona parte dell'Isola nel 1855 e vi si stabilì definitivamente nel 1856, insieme alla sua numerosa famiglia e ad amici fidati. La Casa Bianca, dove Garibaldi viveva con le persone a lui care, è l'edificio più importante. Vi si possono ammirare sette stanze comunicanti tra loro, attraverso un percorso che porta dall'atrio, alla stanza da letto del generale, alle camere dei figli Manlio e Clelia, alla cucina, alla stanza dei cimeli, allo studio e, infine, alla camera della morte. Già all'interno dell'atrio si possono osservare numerosi oggetti appartenuti all'eroe: le armi, la cassa da campo, la bandiera nera dei reparti d'assalto. Nella sala dei cimeli si trovano riuniti vari reperti che, un tempo, erano collocati in altre stanze della casa: la poltrona ortopedica, un armadio contenente indumenti, la camicia rossa e innumerevoli ricordi, particolarmente cari al generale (copricapo ricamati, occhiali a pince-nez, sestanti, cannocchiali, timbri da campo, ecc.). Tutti i cimeli sono stati restaurati nel 1978, in occasione della costituzione del Museo. La stanza da letto di Garibaldi e della moglie Francesca Armosino ospitava la figlia Teresita, prima delle sue nozze. Vi si possono ammirare il letto di ferro battuto, il lettino ortopedico dell'eroe, una preziosa scrivania, una serie di ninnoli deliziosi, una pianola e una famosa fotografia, collocata sopra la testata del letto, che ritrae il generale nel giorno del matrimonio con Francesca Armosino, due anni prima della sua morte.
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