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Regione Sardegna

necropoli

ambito punico/ ambito romano

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Categoria

Titolo

necropoli

Descrizione

Il complesso funerario noto come Is Pirixeddus costituisce un settore dell'originario impianto funerario punico e romano dell'antica Sulky-Sulci, che occupava le pendici del colle sulla cui sommità sorge il Fortino Sabaudo, estendendosi per circa sei ettari. Secondo quanto documentato sinora, è compreso grossomodo verso Ovest tra via Necropoli, ad Est nella zona di Is Pirixeddus e verso Sud fino a via Manno-via Goito e fino al via Belvedere. La maggior parte delle informazioni storiche e culturali sull’uso dell’area sin dalla sua nascita proviene appunto dall’area di Is Pirixeddus, dove le indagini archeologiche reiterate da circa cinquant’anni hanno consentito di documentare un impianto funerario in uso per molti secoli. Al periodo punico risalgono le tombe a camera accessibili mediante dromos gradinato, più o meno profondo o ripido, e portello di accesso in fondo al sottostante pianerottolo, in alcuni casi ornato con cornici scolpite a riquadri. La camera era generalmente di forma quadrangolare, in cui nel tempo si sviluppa un tramezzo a formare una camera bipartita; talora il tramezzo era decorato con un listello orizzontale a formare una sorta di piccolo capitello. In un solo caso una tomba presentava una decorazione scolpita a rilievo in un pilastro, con rappresentazione antropomorfa di personaggio maschile incedente, di ispirazione egittizzante. In un altro caso ad essere scolpito in maniera simile era il pilastro al centro della camera. In epoca ellenistica spesso la planimetria delle camere diviene più complessa, documentando alcune varianti strutturali. Sovente alle pareti sono attestate delle nicchie quadrate o rettangolari, utilizzate per riporre offerte votive o elementi del corredo funerario, e talvolta è attestata la presenza di loculi scavati sul pavimento o sarcofagi risparmiati nelle pareti della camera. Per lo più il defunto era posto su una lettiga lignea o entro una bara anch’essa di legno, rinforzata di stucco talvolta colorato; in qualche caso sono state rinvenute le maniglie bronzee di cui erano munite. Le lettighe e le bare erano deposte a fianco delle pareti, talvolta poggiate su pietre squadrate. Man mano che le deposizioni si succedevano, occupavano tutto lo spazio disponibile all’interno della camera, e in qualche caso le bare e le lettighe si sovrapponevano in più strati. Spesso gli ipogei erano riaperte per ospitare ulteriori sepolture in anche in epoca romana: le ultime deposizioni si trovano generalmente a ridosso del portello di ingresso, proprio per l’assenza di altro spazio. Il settore funerario di Is Pirixeddus accolse in minor misura anche tombe in fossa, a cassone e in enchytrismòs, mentre in epoca imperiale sono attestate soprattutto tombe alla cappuccina. Nella stessa area è documentato in epoca paleocristiana il riutilizzo degli ipogei, messi in comunicazione tra loro e rimaneggiati con lo scavo di nuovi sarcofagi a terra, loculi ed arcosoli alle pareti. In un caso in un arcosolio è documentata una pittura funeraria. Stato di conservazione: mediocre

Descrizione Fisica

unità di misura: m; larghezza: 96; MISN=234

Detentore dei Diritti

proprietà Ente pubblico territoriale

Diritti

Provvedimento di tutela: dm (l. 1089/1939, artt. 1, 3); estremi: 1993/10/21; Provvedimento di tutela: dm (l. 1089/1939, art. 49 ); estremi: 1984/06/08

ID

2000230118

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