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L'histoire

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Arzachena, nuraghe La Prisciona (Pietro Paolo Sanna, 2009)

La Sardaigne a une histoire complexe, divisée en différentes périodes et caractérisée par des personnages originaux. La préhistoire est caractérisée par la prénuragique, une période chronologique assez importante divisée à son tour en quatre phases supplémentaires, et par la nuragique, dénomination qui dérive du monument le plus représentatif de cette civilisation.
La phase historique commence au IXe siècle avant notre ère, lorsque la Sardaigne a été touchée par la colonisation phénicienne, puis est passée sous le contrôle des Puniques, dans la seconde moitié du VIe siècle avant notre ère.
Vers le VIe siècle avant notre ère, Rome a commencé à exercer son trafic commercial sur l'île, jusqu'en 277, date à laquelle, avec la création d'une nouvelle province comprenant la Corse, la Sardaigne et les îles environnantes, elle a officiellement imposé son contrôle effectif, qui a duré jusqu'à la période vandale de 460 à 467 après Jésus-Christ. En 534, l'île a été reconquise par Justinien pour faire officiellement partie de l'Empire romain basé à Constantinople. C'est ainsi qu'a commencé la longue ère byzantine, au cours de laquelle l'île a maintenu une dépendance politique et administrative ininterrompue à l'égard de Constantinople. Précisément en raison de son éloignement géographique de Constantinople, la Sardaigne a été confiée à la gestion de deux autorités : les praeses (avec des fonctions civiles) et le dux (avec des fonctions militaires). Ces deux personnages, datant d'environ 800, ont fusionné en une seule autorité appelée iudex (juge ou roi). C'est ainsi que sont nés les quatre Giudicati, ou Royaumes, dans lesquels la Sardaigne a été divisée à partir du milieu du XIe siècle : Cagliari, Arborea, Torres et Gallura.
En 1323, l'Infante Alphonse d'Aragon débarque en Sardaigne pour concrétiser l'acte d'inféodation du Regnum Sardiniae et Corsicae voulu par le pape Boniface VIII accordé au souverain aragonais. À partir de ce moment, la péninsule ibérique, en particulier la Catalogne, constituera le principal point de référence de l'île d'un point de vue politique.
Entre 1714 et 1718, l'île est passée sous contrôle autrichien pendant une courte période. Puis enfin sous celui de la Savoie sanctionné par le traité de Londres du 2 août 1718. Cependant, la Sardaigne a maintenu ses institutions existantes jusqu'en 1847, date à laquelle, grâce à la soi-disant « fusion parfaite », l'union politique et administrative avec les États du continent s'est concrétisée.

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Stati generali del Digitale nella Cultura - Roma il 10 e 11 dicembre 2025

Il prossimo 10 e 11 Dicembre si terrà all’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la prima edizione degli “Stati generali del Digitale nella Cultura: Connettere patrimoni, costruire futuri”, promossa dal Ministero della Cultura per creare un luogo di confronto, coordinamento e progettazione condivisa sui progetti di cultura digitale. La Regione Sardegna partecipa all’evento tra le Regioni protagoniste nell’ecosistema digitale per la cultura (Ecomic), proseguendo le attività avviate col progetto Àndalas de cultura con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle istituzioni e dei diversi attori del territorio regionale, fornendo servizi finalizzati a supportare l’intero ciclo di vita dei beni culturali digitali e creando un unico punto di raccolta, gestione e fruizione del patrimonio culturale. Grazie all’importante accordo di adesione ad Ecomic sottoscritto col MiC e all’esperienze maturata nell’ambito delle attività di digitalizzazione previste dal PNRR, la Regione Sardegna si impegna così alla costruzione di uno spazio nazionale della cultura per valorizzare le realtà dei diversi domini afferenti agli archivi, alle biblioteche e musei del territorio. L’attività prevede un’evoluzione dei servizi offerti dal portale Sardegna Cultura sulle oltre 2 milioni di risorse digitali disponibili, per cogliere le nuove opportunità di content processing offerte dall’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità, favorire l’inclusione digitale, potenziare la qualità e la fruibilità dei contenuti, rendendo il portale un punto di riferimento digitale per la conoscenza e la promozione della cultura sarda, in linea con gli standard tecnologici e comunicativi delle piattaforme nazionali e internazionali dedicate al patrimonio culturale. Si può assistere al convegno in presenza (l’ingresso all’Auditorium è libero fino all’esaurimento dei 300 posti disponibili) oppure online, attraverso la diretta streaming disponibile sul canale youtube del Ministero della Cultura. Vedi il programma completo dei due giorni, "Connettere patrimoni, costruire futuri" – Stati Generali del Digitale nella Cultura >>

Lisez tout Lisez tout Il prossimo 10 e 11 Dicembre si terrà all’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la prima edizione degli “Stati generali del Digitale nella Cultura: Connettere patrimoni, costruire futuri”, promossa dal Ministero della Cultura per creare un luogo di confronto, coordinamento e progettazione condivisa sui progetti di cultura digitale. La Regione Sardegna partecipa all’evento tra le Regioni protagoniste nell’ecosistema digitale per la cultura (Ecomic), proseguendo le attività avviate col progetto Àndalas de cultura con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle istituzioni e dei diversi attori del territorio regionale, fornendo servizi finalizzati a supportare l’intero ciclo di vita dei beni culturali digitali e creando un unico punto di raccolta, gestione e fruizione del patrimonio culturale. Grazie all’importante accordo di adesione ad Ecomic sottoscritto col MiC e all’esperienze maturata nell’ambito delle attività di digitalizzazione previste dal PNRR, la Regione Sardegna si impegna così alla costruzione di uno spazio nazionale della cultura per valorizzare le realtà dei diversi domini afferenti agli archivi, alle biblioteche e musei del territorio. L’attività prevede un’evoluzione dei servizi offerti dal portale Sardegna Cultura sulle oltre 2 milioni di risorse digitali disponibili, per cogliere le nuove opportunità di content processing offerte dall’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità, favorire l’inclusione digitale, potenziare la qualità e la fruibilità dei contenuti, rendendo il portale un punto di riferimento digitale per la conoscenza e la promozione della cultura sarda, in linea con gli standard tecnologici e comunicativi delle piattaforme nazionali e internazionali dedicate al patrimonio culturale. Si può assistere al convegno in presenza (l’ingresso all’Auditorium è libero fino all’esaurimento dei 300 posti disponibili) oppure online, attraverso la diretta streaming disponibile sul canale youtube del Ministero della Cultura. Vedi il programma completo dei due giorni, "Connettere patrimoni, costruire futuri" – Stati Generali del Digitale nella Cultura >>

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