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Le tombe di giganti

Le tombe di giganti

Le tombe di giganti

Per gran parte della parabola cronologica descritta dalla civiltà nuragica, gli unici luoghi di sepoltura furono le "tombe di giganti", nome attribuito dalla tradizione popolare ai monumenti funerari nuragici.

Le tombe di giganti sono lunghe costruzioni (possono raggiungere anche i 30 m), realizzate interamente in pietra. Sono caratterizzate dalla forma planimetrica che ricorda l'immagine schematica di una protome taurina, frutto della presenza sulla facciata del monumento di due bracci laterali arcuati, che formano la cosiddetta esedra.

L'esedra poteva esser realizzata col sistema ad ortostati, cioè con una serie di pietre disposte a coltello, oppure col sistema a muratura, sempre litica. Il tipo ad ortostati era caratterizzato dalla presenza al centro di una stele centinata, più alta rispetto agli altri ortostati. La camera interna risultava coperta con un sistema a piattabanda.

All'interno delle tombe di giganti veniva praticato il rituale funerario della sepoltura collettiva, e ciò in parte sorprende rispetto ad una società come quella nuragica che ci appare, sulla base del complesso dei dati materiali, connotata da una forte gerarchizzazione.

Nelle fasi cronologiche più tarde si manifesta una nuova pratica funeraria: quella delle sepolture singole all'interno di piccoli pozzetti, come nella necropoli di Monti Prama (Cabras), presso cui vennero rinvenute le celebri statue nuragiche che rappresentano personaggi umani a grandezza naturale.

Aggiornamento

12/9/2023 - 16:52

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