Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti: gli ancestrali e suggestivi riti barbaricini; gli appassionanti e vibranti carnevali a cavallo di Santu Lussurgiu e Oristano; i festeggiamenti irriverenti di Tempio Pausania e Bosa. In base alla liturgia cristiana, il carnevale si svolge nel periodo che precede la Quaresima. In Sardegna mantiene elementi conservativi di origine arcaica che rievocano riti e credenze precristiani. Anticamente, nell’ambito della società agro-pastorale si svolgevano le feste di fine inverno con l’accensione di grandi fuochi, riti cruenti che rievocavano i riti dionisiaci pagani caratterizzati dall’uso di maschere animalesche con fattezze demoniache. Col tempo le celebrazioni pagane propiziatorie della fertilità vennero riconvertite in feste cristiane. Dell’antico significato pagano rimane oggi l’atmosfera, specialmente nei travestimenti e nei rituali scenografici ricchi di simbologia.
Per approfondire:
S. Ruiu – G. Concu. Maschere e carnevale in Sardegna. Nuoro, Imago, 2008
Maschere, riti e feste : [recensione] / Bachisio Bandinu
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