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Arquitectura militar

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Vista de la ciudad de Oristano y la Torre de Mariano. Foto de la «Colección de vistas del XVI dedicada a Su Excelencia el Marqués de Villahermosa», Sardegna DL

Con respecto al estudio de los castillos medievales, a pesar de las dificultades objetivas de análisis e interpretación que conllevan las situaciones de ruina y la complejidad de las estratificaciones históricas, es posible trazar algunas líneas descriptivas de la situación de la isla.
La observación de las paredes de la muralla revela una variedad de piedras de corte y una homogeneidad de técnicas comparables a las utilizadas en los edificios eclesiásticos de la isla. La tipología iconográfica (relativa a la planta) y los detalles relacionados con las necesidades militares no difieren de las plantas italianas, en particular en la Toscana, ni del patrón más extendido en el continente europeo, del torreón con una o más torres maestras, encaramado en lo alto de una colina y protegido por un anteural que sigue la tendencia de la altitud.
Desde un punto de vista histórico, es posible distinguir entre fortalezas construidas a principios del período bizantino (siglos VI-VII), castillos judiciales (siglos XI-XII) y otros renovados o construidos por señores genoveses y pisanos tras la caída de los jueces de Cagliari y Torres, poco después de mediados del siglo XIII.
Se puede hacer una distinción adicional entre las fortalezas del cinturón costero y otras ubicadas a lo largo de las fronteras entre los jueces y, a partir de mediados del siglo XIII, entre el Giudicato di Arborea y las tierras en disputa entre familias de ascendencia ligur o toscana y, desde el XIV, catalana. A estas hay que añadir las obras de fortificación de los principales centros urbanos, con un tipo más articulado debido a la necesidad de intervenir en un contexto ya configurado desde el punto de vista de la construcción

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Architettura militare

Riguardo lo studio dei castelli medievali, pur con le oggettive difficoltà di analisi e interpretazione che le situazioni di rudere e la complessità di stratificazioni storiche comportano, è tuttavia possibile tracciare alcune linee descrittive della situazione isolana.L'osservazione dei paramenti murari rivela una varietà di pietre da taglio e un'omogeneità di tecniche paragonabili a quelle in opera negli edifici ecclesiastici dell'isola. La tipologia icnografica (relativa alla pianta) e i dettagli connessi alle esigenze militari non differiscono dagli impianti italici, toscani in particolare, né dallo schema di maggior diffusione nel continente europeo, del mastio con una o più torri maestre, arroccato sulla cima di un colle e protetto da antemurale che segue l'andamento altimetrico.Sotto il profilo storico è possibile operare la distinzione tra fortezze erette nella prima età bizantina (VI-VII sec.), castelli d'impianto giudicale (XI-XII sec.) e altri ristrutturati o edificati dai signori genovesi e pisani dopo la caduta dei giudicati di Cagliari e Torres, poco dopo la metà del XIII secolo.Un'ulteriore distinzione può operarsi tra fortezze della cintura costiera e altre invece collocate lungo i confini tra giudicati e, a partire dalla metà del XIII secolo, lungo quelli fra il giudicato di Arborea e le terre infeudate a famiglie di ascendenza ligure o toscana e - dal XIV - catalana. A queste sono da aggiungere le opere di fortificazione dei principali centri urbani, con una tipologia più articolata per la necessità d'intervenire su un contesto già configurato sotto il profilo edilizio.

Leer todo Leer todo Riguardo lo studio dei castelli medievali, pur con le oggettive difficoltà di analisi e interpretazione che le situazioni di rudere e la complessità di stratificazioni storiche comportano, è tuttavia possibile tracciare alcune linee descrittive della situazione isolana.L'osservazione dei paramenti murari rivela una varietà di pietre da taglio e un'omogeneità di tecniche paragonabili a quelle in opera negli edifici ecclesiastici dell'isola. La tipologia icnografica (relativa alla pianta) e i dettagli connessi alle esigenze militari non differiscono dagli impianti italici, toscani in particolare, né dallo schema di maggior diffusione nel continente europeo, del mastio con una o più torri maestre, arroccato sulla cima di un colle e protetto da antemurale che segue l'andamento altimetrico.Sotto il profilo storico è possibile operare la distinzione tra fortezze erette nella prima età bizantina (VI-VII sec.), castelli d'impianto giudicale (XI-XII sec.) e altri ristrutturati o edificati dai signori genovesi e pisani dopo la caduta dei giudicati di Cagliari e Torres, poco dopo la metà del XIII secolo.Un'ulteriore distinzione può operarsi tra fortezze della cintura costiera e altre invece collocate lungo i confini tra giudicati e, a partire dalla metà del XIII secolo, lungo quelli fra il giudicato di Arborea e le terre infeudate a famiglie di ascendenza ligure o toscana e - dal XIV - catalana. A queste sono da aggiungere le opere di fortificazione dei principali centri urbani, con una tipologia più articolata per la necessità d'intervenire su un contesto già configurato sotto il profilo edilizio.

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