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Sergio Atzeni

Sergio Atzeni

L'autore di alcuni fortunati romanzi pubblicati negli anni ottanta del secolo scorso nasce nel 1952 da un dirigente del Partito Comunista. Una precoce vocazione alla scrittura lo spinge, ancora giovanissimo, verso l'attività giornalistica. Il testo teatrale "Quel maggio 1906. Ballata per una rivolta cagliaritana" è del 1977. Nel 1981 vede la luce, tra i gialli Mondadori, "Gli amori, le avventure e la morte di un elefante bianco", mentre nel 1984 esce il racconto "Araj dimoniu", che rielabora un'antica fiaba sarda. Emarginato dal mondo culturale e giornalistico cagliaritano, Atzeni lascia la Sardegna. La fortuna letteraria gli sorride a partire dal 1986, quando pubblica "L'Apologo del giudice bandito", cui seguono "Il figlio di Bakunìn" (1991) e "Il quinto passo è l'addio" (1995). Postumi sono apparsi "Passavamo sulla terra leggeri", romanzo epico-storico sulla nazione sarda, e altri minori. Atzeni è uno sperimentalista ed elabora la struttura delle sue opere in un gioco di scomposizione della sequenza narrativa. Frantuma il testo e lo riduce agli elementi essenziali. La sua ricerca ha per principale oggetto la lingua. L'italiano e il sardo, nel racconto intitolato "Bellas Mariposas", coabitano e si fondono, sfiorando l'uso gergale di un universo giovanile al margine della società. L'esito è toccante e commovente. Così come la tragica morte per annegamento e il paradossale destino di vedersi osannato da morto anche da chi lo aveva allontanato da vivo.

Aggiornamento

10/3/2025 - 11:04

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