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La Faradda dei Candelieri a Sassari

La Faradda dei Candelieri a Sassari

La Faradda dei Candelieri a Sassari

Il 14 agosto si celebra a Sassari, in omaggio alla Madonna Assunta, la solenne processione dei Candelieri (li Candareri). Si tratta probabilmente di una tradizione proveniente da Pisa, ove la sera del 14 agosto i fedeli portavano in processione la cera votiva, all’interno di tabernacoli. È verosimile che Sassari, alleata della Repubblica marinara di Pisa, partecipasse con un’offerta. Col tempo, i ceri furono sostituiti con fusti di legno e il rituale divenne voto alla Vergine per far cessare le epidemie di peste, che colpirono la città turritana in varie occasioni, specialmente nel 1652.

Ciascun candeliere consta di un fusto alto tre metri per un diametro di quaranta centimetri. Ogni candeliere reca in alto un capitello da cui pendono nastri colorati. Alla base del fusto si innestano le stanghe per il trasporto della poderosa struttura ad opera di otto portatori.

La processione è detta Faradda (Discesa’), perché in discesa è il percorso rituale dei candelieri che parte da Piazza Castello alla di chiesa Santa Maria in Betlem.

I gremi (corporazioni di mestiere), ciascuno dotato di uno specifico candeliere recante effigiati i relativi simboli e Santo patrono, sono quelli dei macellai; dei fabbri; dei viandanti; dei piccapietre; dei falegnami; dei contadini; dei calzolai; degli ortolani; dei muratori; dei sarti; dei massai, ovvero proprietari terrieri, cui si sono aggiunti ultimamente quelli degli autoferrotranvieri e dei braccianti. I candelieri non sfilano con un semplice andamento processionale. I portatori, infatti, al suon di piffero e tamburo, fanno danzare ciascun candeliere, incitati dalla folla: «Fallu badhà, fallu badhà!» (‘Fallo ballare, fallo ballare!’).

A metà percorso il gremio dei massai viene ricevuto dal sindaco per la cerimonia dello scambio della bandiera del gremio col gonfalone del Comune. Tale momento rituale comprende il brindisi augurale «A tzent’anni!» (‘A cent’anni!).

Ricordiamo che la Discesa dei Candelieri dal 2013 è stata inserita nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Fa parte, inoltre, della Rete delle grandi macchine a spalla italiane, associazione nata nel 2005 e avente la finalità di preservare alcune tra le più antiche manifestazioni religiose italiane.

La festa dei Candelieri a Sassari, oltre che elemento forte dell’identità cittadina, è anche un interessante esempio del carattere dinamico della tradizione. Ricordiamo, infatti, che due gremi sono di più recente introduzione. Il gremio degli autoferrotranvieri , costituitosi nel 1938, raccoglieva al suo interno tutti i trasportatori su gomma e rotaia. Ammesso alla Discesa nel 2021, la prima partecipazione col candeliere è avvenuta nel 2022, stesso anno in cui è stato inglobato nella Faradda il candeliere del gremio dei Braccianti.

Aggiornamento

30/7/2024 - 15:31

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