Description
L’oggetto costituisce la canna destra, chiamata #mancosedda#, delle launeddas ed è ricavata da due internodi di canna detta #mascu#, caratterizzata dalle pareti spesse e da uno stretto canneggio. Nella sua estremità superiore è inserito, e ben sigillato con cera d’api, un cannello del medesimo materiale, chiuso dal suo nodo naturale (#cabizzinu), dove viene escissa l’ancia idioglottide (#linguatza#) che si presenta come una linguetta rettangolare più o meno lunga e stretta e che in questo caso è mancante. L’estremità superiore di questo cannello, appositamente incavata, è rinforzata da alcune spire di spago impeciato. Nella parete anteriore sono aperti quattro fori rettangolari per le dita e due più in basso, sopra il nodo, di forma simile ma più estesi in lunghezza (#arrefinus#) che servono ad accordare le canne digitabili con il bordone mediante la loro parziale occlusione con della cera d’api.
Relations
[Fonte] Catalogo regionale dei beni archeologici, artistici, storici ed etnoantropologici
[Fa parte di] Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde
Origin
Progetto "Servizi informatici e catalografici relativi al sistema informativo regionale del patrimonio culturale", finanziato con fondi PO FESR Sardegna 2007-2013 - Asse IV, Linea di attività 4.2.3.a
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