Title
Nieuwe en Nette Afteekening van het Eyland Corsica / en het Eyland Elba vertoonende alle desselfs Havenen, Steeden en Rivieren. // Nieuwe en Nette Afteekening van het Eyland of Koninkryk Sardinia vertoonende alle desselfs Zee Havenen Anker Plaetsen Rivieren Dieptens klippen / Steeden en Vastigheeden als mede de Straet Van Bonifacio aent Eyland Corsica, tot Amsterdam by Gerard Van Keulen aen de Nieuwe Brug met Privilegie, in De groote nieuwe vermeerden zee-atlas ofte water-waereld. Vertoonende in zig alle de zee-kusten des aardryks
Description
Est in alto; dimensioni h x b foglio mm 545 R x 925 R, incisione mm 520 x 890, disegno mm 510 x 875; Duytsche Mylen 15 in een Graad; Englisch Leagues 20 For degree Lietias de France 20 par degrez; Leaguas de Espana 17 1/2 son un Grado; Milliaria Italica magna 60 in uno Gradu.La carta, incisa da J. Kerser, è opera di Gerard van Keulen (1678-1727), esponente di dinastia di cartografi, il cui padre Johannes aveva fondato un'attività che proseguì sempre con lo stesso nome dal 1680 al 1823 e con altri nomi fino al 1885. Johannes pubblicò nel 1680 la prima parte dell'atlante marittimo De Groote Nieuwe Vemeerderde Zee Atlas che nel corso degli anni raggiunse i 5 volumi e venne ristampato in 34 edizioni fino al 1734 con testo in olandese, francese, inglese e spagnolo, con un numero di carte variabile da 25 a 185. Anche il De Nieuwe Groote Lichtende Zee Fakkel, pubblicato nel 1681-82 venne ristampato fino al 1803. Delle prime ristampe si era occupato il figlio Gerard, matematico, incisore e cartografo della Compagnia delle Indie. Questa carta con doppio titolo è in realtà il risultato dell'assemblaggio di due diverse carte, rispettivamente della Sardegna e della Corsica, qui incollate. Nell'angolo in basso a sinistra, in una cornice rettangolare, è collocata anche la rapresentazione dell'isola d'Elba con due scale grafiche: Een Duytsche Myl; 4 Italiaansche Mylen. In un cartiglio con mostri marini è disegnato lo stemma della Corsica con un moro con la benda sollevata. La carta, priva della parte contenente la Corsica, è stata ripubblicata qualche anno dopo con lievi modifiche da C. Ottens nel suo Atlas Maior (cfr. scheda 100).
Comments