Settanta o più anni sono passati da quando Paolo Orsi, nella primavera del 1931, scoprì sulle aspre pendici gessose del colle di SantAngelo un gruppo di grandi tombe a tholos dalle quali provengono ricchi corredi che, insieme alla monumentalità dellarchitettura funeraria che lascia supporre un preciso rapporto con larea egea, conferiscono al sito uno speciale rilievo nel panorama della Sicilia indigena. Non rimase tuttavia allOrsi il tempo di completare la pubblicazione definitiva dello scavo allorché, nel 1935, la morte giunse ad interrompere la sua lunga attività scientifica. Per molti anni, da allora, gli importanti materiali rinvenuti in quella occasione sono rimasti inediti nelle sale e nei magazzini del Museo Archeologico di Siracusa, e intorno a SantAngelo Muxaro sono venute nel tempo a raccogliersi idee e teorie basate solo sui pochi dati pubblicati, e non sempre sufficientemente fondate da un punto di vista scientifico per i limiti della documentazione disponibile. Sembrò perciò opportuno, nel quadro degli studi sui rapporti fra lEgeo e lOccidente, riprendere il problema di SantAngelo Muxaro. A partire dal 1976 si affrontò la questione seguendo due diverse direzioni: da un lato, lanalisi di tutto ciò che già esisteva, dallaltro, lacquisizione di nuovi dati e materiali sul terreno, mediante campagne di scavi ed esplorazioni. I risultati degli scavi del 1976 sono stati rapidamente resi noti, come pure quelli sulle tombe a tholos; si conclude quindi con questa edizione definitiva dello scavo Orsi-Zanotti Bianco nella necropoli, lultima fatica tra quelle programmate. La necropoli di Sant'Angelo Muxaro : scavi Orsi-Zanotti Bianco 1931-1932 / a cura di Giovanni Rizza e Dario Palermo
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Nature
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