Newson, Karl
In una folta foresta, popolata da alberi e animali coloratissimi, dipinti in gradazioni diverse di azzurro, verde, rosso e marrone, si aggira un orso tutto grigio, piuttosto cicciottello. In verità, lui non ricorda di essere un orso, perché sta vivendo una fase di frastornata incoscienza ed è portato, quindi, ad immedesimarsi, a turno, negli altri animali. Ispirandosi agli uccellini, prova a volare, ma cade rovinosamente da un piccolo nido che non riesce a contenerlo; imitando le alci, si rende conto di avere poca dimestichezza con le loro corna ramificate e di non gradire affatto il gusto amaro dell'erba. Né riesce a saltellare e trotterellare agilmente come la volpe, perché subito inciampa, cade e scoppia in un pianto dirotto. Tenta, disperato, di riconoscersi in uno scoiattolo, arrampicandosi sul tronco di un albero, ma si arrende subito, in preda a spaventose vertigini. In totale crisi d'identità, manifesta apertamente la propria patologia, stimolando così l'intervento salvifico dello scrittore che, in modo diretto, gli comunica la diagnosi: "hai un vuoto di memoria". La cura è assolutamente naturale: abbandonarsi al letargo, il lungo sonno caratteristico di alcuni animali nella stagione invernale, dal quale si era risvegliato troppo presto. Infatti, con l'arrivo della primavera, Orso spunta dalla sua tana nella grotta, rinfrancato, lucido e pienamente cosciente della sua identità. Il testo spiritoso, in rime ricorrenti come in una filastrocca, e le situazioni paradossali in cui si trova a vivere l'orso inconsapevole di sé divertono moltissimo i bambini, che potranno anche cogliere qualche suggerimento per la propria ricerca identitaria. da 3 anni Un orso è un orso : (tranne quando non lo sa) / Karl Newson e Anuska Allepuz
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Nature
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