Picca, Aurelio
La vita, la morte, l'eredità, la roba. Le regole del sangue. Un mondo posseduto da riti primitivi e passioni inestinguibili, un mondo di uomini dolci come il miele e feroci come animali, attaccati con pelle e unghie alla terra. Questo mondo e la sua epopea di donne devote, rivive nelle pagine del romanzo che il nonno Aurelio incitava l'autore a scrivere, e che è intitolato alla fortuna. Nella fortuna il vecchio aveva sperato per ricostruire il patrimonio che il capostipite, nonno Arcangelo, aveva dilapidato. Aurelio, prossimo alla morte, aveva mostrato al nipote prediletto delle schegge di legno dorato, donate a lui da Arcangelo: le aveva conservate in gran segreto nella speranza disperata che potessero tornare ad essere le ali dell'Arcangelo Michele, il protettore del capostipite, e riportare la famiglia agli antichi splendori. Se la fortuna è nostra / Aurelio Picca
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