Titolo
Sant'agostino in cattedra
Descrizione
sant'Agostino seduto su un trono ligneo rinascimentale sovrastato da conchiglia, ai lati della quale due putti alati stendono un festone vegetale, è raffigurato all'interno di uno studio e compie le due azioni di consegnare la regola ai confratelli e schiacciare con i piedi un uomo in turbante,personificazione dell'eresia la tavola di sant'Agostino si trovava inizialmente nella chiesa di sant'Agostino Vecchio fuori le mura, distrutta prima del regno di Filippo II e poi trasferita, secondo lo Spano, nel sant'Agostino Nuovo. Il pittore discendeva da una famiglia benestante che aveva potuto curare la sua formazioneinviandolo in Spagna per l'apprendistato. Si hanno notizie di una sua successiva permanenza a Napoli, dove venne a conoscenza delle nuove tendenze dell'arte italiana. L'opera in esame divenne proprietà dello Stato con le leggi Siccardi e fu in passato attribuita inizialmente alla scuola di Jacomart (Taramelli, 1914), quindi ad un ignoto autore sardo (Aru, 1928) ed infine riconosciuta quale opera di Pietro Cavaro (Aru, 1931).
Descrizione Fisica
altezza: cm 173; larghezza: cm 81; altro: cm 2,7
Data
sec. XVI; start=1528; end=1528
Detentore dei Diritti
proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
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