La miniera si inserisce in un'area di grande interesse per l'archeologia industriale. Attivata per l'estrazione di antimonio oggi non è più produttiva, ma rimangono i resti della laveria, dell'impianto di flottazione e dell'edificio per il generatore elettrico, oltre ad alcuni fabbricati che ospitavano la foresteria e alcune residenze. Si tratta di costruzioni assai semplici in pietra da taglio con tetto a spioventi e aperture con cornici sobrie, appena riquadrate nelle pareti esterne.
È interessante l'ingresso ai cantieri di coltivazione, inserito in una massicciata realizzata con pietre irregolari e formato da un'apertura affiancata da colonne tozze ed un'architrave: qui era la scritta "AUTARCHIA", oggi leggibile con difficoltà.
La miniera fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO.
Storia degli studi
La miniera di Cortirosas è menzionata in diverse opere sull'archeologia industriale in Sardegna.
Bibliografia
S. Mezzolani-A. Simoncini, Sardegna da salvare. Paesaggi e architettura delle miniere, Nuoro, Archivio Fotografico Sardo, 1993, pp. 358-359.
Come arrivare
L'insediamento minerario di Cortirosas, nel Gerrei, si raggiunge dal paese di Ballao lungo la strada per Esclaplano con una deviazione subito dopo il ponte sul Flumendosa.
Tipologia Contenuti:
Miniera
Provincia: Sud Sardegna
Comune: Ballao
Macro Area Territoriale: Sud Sardegna
CAP: 09040
Indirizzo: località Monte Accutzu, Corti Rosas
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