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ambito Bronzo recente-Bronzo finale nuragico

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Descrizione

Il sito archeologico è ubicato sull'estremità di un pianoro che degrada verso la costa fra Bosa e Alghero, dalla quale dista in linea d’aria poco più di 2 km. L'area comprende un nuraghe complesso, con annesso un villaggio di circa 200 capanne. Nei dintorni si trovano il nuraghe e la tomba di giganti di Punta 'e su Crabie, un circolo megalitico e un tempio a megaron. Il nuraghe Appiu è un complesso quadrilobato, a profilo retto-curvilineo, dalla struttura muraria poligonale a blocchi di trachite disposti in filari più o meno regolari; il bastione include anche un cortile. Le parti elevate dell’opera muraria, oggi mancanti, dovevano essere maggiormente curate e realizzate con un raffinato effetto di dicromia, poiché nei crolli sono stati rinvenuti anche conci di tufo trachitico chiaro. Il mastio, scavato solo parzialmente, mostra un’ampia camera a tholos, intatta, ampliata da quattro piccole nicchie alle pareti; al di sopra di una delle nicchie, si apre l’accesso sopraelevato alla scala di camera, che saliva ai piani superiori. Il vano-scala, nel primo tratto del suo percorso a spirale, attraversava un pianerottolo che era in comunicazione con la camera del piano terra, per mezzo di un ampio finestrone: l’accorgimento era necessario per poter accedere ad un soppalco di legno, che spartiva la tholos in due ambienti sovrapposti, indiziato dalla presenza di interstizi nelle pareti della camera, destinati all’alloggiamento delle travi di sostegno. Anche la tholos del piano superiore, più piccola, è ancora integra, mentre un ulteriore tratto di scala conduceva ad un successivo livello, dove non è escluso che in origine potesse trovarsi una terza camera oggi scomparsa. Il bastione, di schema quadrilatero, ha l’ingresso aperto al centro della cortina Sud-Est, ed immette nel cortile (di metri 8 x 1.50/2.70); quest’ultimo mostra, nei filari superiori che si incontrano con le pareti del mastio, le chiare tracce della sua totale copertura ad aggetto, il che costituisce un unicum nel panorama dell’architettura dei nuraghi. Le quattro torri angolari ospitano ciascuna una camera a tholos, che si è conservata integra in tutti i casi; le torri dovevano avere anche una camera superiore (rilevabile ancora nella torre Est), accessibile da ingressi sopraelevati che si aprivano nel cortile e di cui è ancora presente quello del lato orientale. Le torri erano accessibili direttamente dal cortile (quelle frontali), oppure tramite lunghi anditi in comunicazione con accessi che si aprivano ugualmente nel cortile, ai lati del mastio; da una delle torri del retroprospetto, partiva anche un corridoio che procedeva nella cortina in direzione della seconda torre posteriore, ma il crollo impedisce di appurare se le due camere fossero in comunicazione. Un altro corridoio, ingombro di macerie e non percorribile, si incontra sulla destra, appena entrati nell’andito che dal cortile conduce alla torre Nord: procede in direzione dell’esterno della cortina ed i crolli impediscono di valutare se conducesse ad un ingresso secondario oppure ad una struttura ancora sepolta. Gli scavi del villaggio hanno messo in luce capanne di pianta circolare e quadrangolare, sia singole che disposte in isolati attorno a una corte centrale. La tomba di giganti, ubicata circa 300 metri a Ovest del nuraghe, è avvolta da fitta vegetazione. Stato di conservazione: mediocre

Descrizione Fisica

unità di misura: mq

Data

456 d.C.; 1400 BC cal

Detentore dei Diritti

proprietà Ente pubblico territoriale

Diritti

Provvedimento di tutela: dm (l. n. 1089/1939); estremi: 1987/02/12; Provvedimento di tutela: dm (l. n. 1089/1939); estremi: 1987/04/07

ID

2000163811

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