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Nuragus, Pozzo sacro di Coni

Nuragus, Pozzo sacro di Coni

Nuragus, Pozzo sacro di Coni

Il monumento è situato nella conca marnosa di Coni (m 275 s.l.m.), alle pendici S del colle di Valenza, nella regione storica di Part'e Alenza, tra la Marmilla e il Sarcidano. L'area è di rilevante interesse storico-archeologico. In cima alla collina affiorano i resti di un nuraghe e dell'insediamento romano e medievale di Valenza, con i ruderi della chiesa di Santa Maria 'e Alenza. In quest'ultima fu rinvenuto il miliario - oggi perduto - di Valentiniano I e Valente che attestava lavori di restauro della strada "Karalibus Ulbiam", della quale il centro rappresentava un'importante stazione. A circa 280 m a SE del tempio a pozzo si trova il nuraghe Santu Millanu.
Il tempio a pozzo di Coni, realizzato con blocchi di basalto in opera pseudoisodoma, benché privo del vestibolo, ripete il classico schema architettonico dei pozzi nuragici.
Il monumento è costituito da una scala discendente protetta da un corridoio (m 2,60 di lunghezza) e da una camera sotterranea che custodisce la vena sorgiva. Il vano scala, di pianta e sezione trapezoidale (la larghezza passa da m 1,00 a fior di suolo a m 0,70 presso la camera), coperto in origine da lastroni disposti a gradinata (lunghezza parete sinistra m 1,12; parete destra m 1,14; altezza residua al quinto gradino m 1,60), comprende 5 scalini (alzo cm 25; pedata cm 26/21). Il paramento murario del vano scala è costituito, come già detto, da conci in opera pseudoisodoma disposti a filari regolari. Alcuni blocchi di marna e basalto, situati nella parte più alta della parete sinistra, sono estranei all'impianto originario. Della camera a "tholos", priva della copertura, residuano oggi cinque filari di conci in aggetto (cm 30 di altezza media) e l'anello di fondazione. L'opera muraria della cella è costituita da bei conci basaltici a coda. Sul pavimento della camera, nel punto dove si raccoglieva l'acqua della vena sorgiva, è presente una cavità emisferica oggi nascosta dal riempimento.
Durante gli scavi si rinvenne un bronzetto di donna orante, con lunga gonna svasata e ampio mantello, noto come la "matriarca in preghiera".

Storia degli scavi
Fu scavato nel 1914 da Antonio Taramelli e Filippo Nissardi.

Bibliografia
A. Taramelli, "Pozzo votivo di età preromano, scoperto in regione Coni o Santu Millanu", in Notizie Scavi, 1915, pp. 99-107;
G. Lilliu, "Nuovi templi a pozzo della Sardegna nuragica", in Studi Sardi, XIV-XV, I, 1955-1957, p. 284;
C. Lilliu, "Nuragus - Nu. Loc. Coni (Santu Millanu, Valenza)", in I Sardi: la Sardegna dal paleolitico all'età romana, a cura di E. Anati, Milano, Jaca Book, 1984;
G. Lilliu, La civiltà dei Sardi dal paleolitico all'età dei nuraghi, Torino, Nuova ERI, 1988;
F. Carrada, "Documenti archeologici del territorio di Nuragus", in L'eredità del Sarcidano e della Barbagia di Seulo. Patrimonio di conoscenza e di vita, Cagliari, B&P, 2001, pp. 83-85.

Come arrivare
Dal centro di Nuragus, seguendo la segnaletica, si procede lungo una pista asfaltata che porta al pozzo.

Tipologia Contenuti: Monumento archeologico
Archeologia

Fruibilità: sito non gestito

Provincia: Sud Sardegna

Comune: Nuragus

Macro Area Territoriale: Sud Sardegna

CAP: 08030

Indirizzo: strada comunale Pardu Valenza

Aggiornamento

27/10/2023 - 09:20

Dove si trova

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