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Regione Sardegna

Statuto del gremio dei pescatori di Cagliari

Categoria

Titolo

Statuto del gremio dei pescatori di Cagliari

Descrizione

Le pur limitate testimonianze documentarie di cui disponiamo sul gremio dei pescatori di San Pietro, inducono a ritenere che fosse già in attività nel Cinquecento. A questa corporazione o gremio appartenevano tutti i pescatori dello stagno di Santa Gilla, all’epoca pescoso e ricco di selvaggina. Come in tutte le altre associazioni di mestiere, il gremio aveva il controllo della produzione e del mercato del lavoro.Lo statuto sociale, infatti, oltre che regolare la vita associativa e a prevedere forme di mutuo soccorso verso i confratelli bisognevoli, disciplinava puntigliosamente l’apertura, l’esercizio e la chiusura della pesca e della stessa caccia nello stagno. Questa esigenza di regolamentare nei minimi dettagli l’attività del gremio emerge con chiarezza sia nello statuto del 1712 sia in quello successivamente approvato dal gremio nel 1747, riuniti in un unico volume manoscritto conservato presso la biblioteca dell’Archivio di Stato . L’associazione dei pescatori era retta da 4 maggiorali, affiancati da un rappresentante del gremio di Sant’Elmo, protettore della gente di mare, eletti annualmente dall’assemblea generale dei soci, cui dovevano rendere conto alla fine del loro mandato. Con la generale soppressione dei gremi, avvenuta con la legge 29 maggio 1864, l’associazione mutò scopo sociale, trasformandosi in società di mutuo soccorso e proseguendo la sua attività fino ai nostri giorni nella piccola chiesa di San Pietro, sede del sodalizio, nell’attuale viale Trieste.

Diritti

© Archivio di Stato di Cagliari

Condizioni di Utilizzo

Tutti i diritti riservati

ID

188974

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