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Desde su primera aparición en el Neolítico, la producción de cerámica siempre se ha desarrollado en respuesta a las necesidades planteadas por el sistema de vida regido por la combinación de la agricultura y la ganadería.
No cabe duda de que incluso la economía nurágica se centró en una explotación cuidadosa de los recursos de la isla, y tanto la agricultura como la ganadería tenían que desempeñar un papel primordial dentro del sistema económico.
Por lo tanto, no es sorprendente que las producciones cerámicas hayan proliferado incluso en la era nurágica.
Estas producciones siguen un camino evolutivo que parece coherente en su desarrollo general, aunque no podemos negar la importante distancia entre los rasgos formales y decorativos que caracterizan a las producciones relacionadas con las fases más antiguas de la era nurágica y las más recientes.
Cabe destacar el hecho de que la civilización nurágica llegó a producir una amplia gama de formas vasculares: ciri, ollas, cuencos, sartenes, teteras, calderos o estufas, jarrones ascoides, lámparas, etc. Las características tecnológicas detectables por
el análisis de los artefactos cerámicos de la era nurágica, aunque obviamente varían según la función y la fase cronológica, demuestran la adquisición de estándares de calidad buenos y cada vez más generalizados.
En particular, destacan los diseños geométricos articulados y refinados de las «pintaderas», una especie de «sellos» para la decoración de panes rituales (pero no se excluye que también puedan usarse para tatuajes).
Sin dalla sua prima comparsa nel Neolitico, la produzione di vasellame ceramico si è sempre sviluppata in risposta alle esigenze suscitate dal sistema di vita regolato dal binomio agricoltura/allevamento.Anche l'economia nuragica verteva certamente su un accorto sfruttamento delle risorse del territorio isolano e sia l'agricoltura sia l'allevamento dovevano svolgere una funzione di primaria importanza all'interno del sistema economico.Non stupisce quindi il proliferare anche in età nuragica delle produzioni ceramiche.Tali produzioni seguono un percorso evolutivo che appare coerente nel suo sviluppo complessivo, anche se non si può negare la notevole distanza dei tratti formali e decorativi che caratterizzano le produzioni relative alle fasi più antiche dell'età nuragica e quelle più recenti.Ciò che merita di essere segnalato è il fatto che la civiltà nuragica giunse a produrre una vasta gamma di forme vascolari: ziri, olle, ciotole, scodelle, tazze, tegami, bollitoi, caleffatoi o fornelli, vasi ascoidi, lucerne, ecc.Le caratteristiche tecnologiche rilevabili dall'analisi dei manufatti ceramici di età nuragica, pur variando ovviamente in base alla funzione e alla fase cronologica, dimostrano comunque l'acquisizione di buoni e sempre più diffusi standard qualitativi.Emergono in particolare gli articolati e raffinati disegni geometrici delle "pintaderas", sorta di "timbri" per la decorazione dei pani rituali (ma non è escluso che potessero essere utilizzati anche per tatuaggi).
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Sin dalla sua prima comparsa nel Neolitico, la produzione di vasellame ceramico si è sempre sviluppata in risposta alle esigenze suscitate dal sistema di vita regolato dal binomio agricoltura/allevamento.Anche l'economia nuragica verteva certamente su un accorto sfruttamento delle risorse del territorio isolano e sia l'agricoltura sia l'allevamento dovevano svolgere una funzione di primaria importanza all'interno del sistema economico.Non stupisce quindi il proliferare anche in età nuragica delle produzioni ceramiche.Tali produzioni seguono un percorso evolutivo che appare coerente nel suo sviluppo complessivo, anche se non si può negare la notevole distanza dei tratti formali e decorativi che caratterizzano le produzioni relative alle fasi più antiche dell'età nuragica e quelle più recenti.Ciò che merita di essere segnalato è il fatto che la civiltà nuragica giunse a produrre una vasta gamma di forme vascolari: ziri, olle, ciotole, scodelle, tazze, tegami, bollitoi, caleffatoi o fornelli, vasi ascoidi, lucerne, ecc.Le caratteristiche tecnologiche rilevabili dall'analisi dei manufatti ceramici di età nuragica, pur variando ovviamente in base alla funzione e alla fase cronologica, dimostrano comunque l'acquisizione di buoni e sempre più diffusi standard qualitativi.Emergono in particolare gli articolati e raffinati disegni geometrici delle "pintaderas", sorta di "timbri" per la decorazione dei pani rituali (ma non è escluso che potessero essere utilizzati anche per tatuaggi).
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