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Bibliotheken und Archive

Bibliotheken und Archive

Bibliotheken und Archive

Ablagerungen des schriftlichen Gedächtnisses: Orte, die der Weitergabe, Bewahrung und Verbreitung von Kultur, Büchern und Dokumenten gewidmet sind.

Das Schreiben ist eine der wichtigsten Erfindungen, die der Mensch hervorbringen konnte. Durch das Schreiben gelang es dem Menschen, sich von den Grenzen der mündlichen Wissensvermittlung zu befreien, die ausschließlich dem Gedächtnis anvertraut war, und dem geschriebenen Text die Fülle an Kompetenzen anvertrauen, die im Laufe jahrhundertelanger kultureller Entwicklung entstanden sind.

Das Buch in all seinen Formen stellt das materielle Medium dar, durch das Wissen vermittelt wird. Die Bibliothek ist der Ort, der ihrer Erhaltung, ihrem Schutz und ihrer Nutzung gewidmet ist. Die Bibliothek, ein Begriff, der sich von den griechischen Wörtern biblion und theke ableitet, was eine Sammlung von Büchern bedeutet, erfüllt daher die Funktion, das geschriebene Gedächtnis der Menschheit zu speichern.

In den Archiven werden die Dokumente aufbewahrt, die von Personen oder Organisationen bei der Ausübung ihrer Tätigkeit ausgestellt und empfangen wurden. Sie sind daher, anders als Bibliotheken, auf der Grundlage natürlicher und unbeabsichtigter Auflagen organisiert und aggregiert. Die Dokumente werden während der Tätigkeit des Herstellers erstellt, geschichtet und gesammelt, nicht aufgrund von Auswahl, Präferenz oder Geschmack.

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Sanluri, Museo Storico-Etnografico dei Padri Cappuccini

Il convento dei Frati Cappuccini fu edificato sopra uno dei colli più alti e panoramici del territorio ed è collocabile tra il 1608 e il 1609, a seguito dell'approvazione e del personale interessamento dell'Arcivescovo di Cagliari, Francesco Desquivel e del vicario parrocchiale di Sanluri, don Pietro Pilaris e anche grazie alla generosità del marchese di Laconi, signore di Sanluri.Evolutosi nel tempo grazie a una serie di ampliamenti, il convento ospita oggi un interessante percorso museale che, grazie ad un nucleo corposo di suppellettili liturgiche, arredi sacri e documenti di archivio, permette di ricostruire quattrocento anni di storia dei Padri Cappuccini in Sardegna, recuperando la memoria di oggetti, attività, usi e costumi del tempo passato.Il Museo Storico Etnografico dei Padri Cappuccini è composto da reperti provenienti da altri Conventi Cappuccini della Sardegna e dalle collezioni raccolte dai Frati. Si articola, principalmente, in tre sezioni. La prima, dedicata all’arte e agli arredi sacri, custodisce documenti cartacei, corali miniati, salteri di uso fratesco, decreti papali, reliquie, statue lignee policrome, dipinti, tabernacoli, ostensori e altri oggetti d’uso liturgico. La seconda accoglie una collezione di reperti archeologici provenienti da diverse località dell’Isola e anche dal territorio di Sanluri, che spaziano dall‘epoca neolitica a quella paleocristiana e bizantina.La terza, infine, è dedicata alla ricostruzione della vita quotidiana all’interno del Convento. Qui è possibile ammirare una collezione di strumenti utilizzati in passato dalla comunità religiosa che si occupava di lavorare il legno, di aggiustare le calzature o gli orologi secondo il compimento della sacra regola ora et labora.Perché è importante visitarloVisitare il Museo Storico-Etnografico dei Padri Cappuccini significa immergersi in un affascinante racconto che a partire dall’arte sacra ci offre un’immagine inaspettata sulla storia e sulla vita quotidiana dell’ordine dei Cappuccini.

Lesen Sie alles Lesen Sie alles Il convento dei Frati Cappuccini fu edificato sopra uno dei colli più alti e panoramici del territorio ed è collocabile tra il 1608 e il 1609, a seguito dell'approvazione e del personale interessamento dell'Arcivescovo di Cagliari, Francesco Desquivel e del vicario parrocchiale di Sanluri, don Pietro Pilaris e anche grazie alla generosità del marchese di Laconi, signore di Sanluri.Evolutosi nel tempo grazie a una serie di ampliamenti, il convento ospita oggi un interessante percorso museale che, grazie ad un nucleo corposo di suppellettili liturgiche, arredi sacri e documenti di archivio, permette di ricostruire quattrocento anni di storia dei Padri Cappuccini in Sardegna, recuperando la memoria di oggetti, attività, usi e costumi del tempo passato.Il Museo Storico Etnografico dei Padri Cappuccini è composto da reperti provenienti da altri Conventi Cappuccini della Sardegna e dalle collezioni raccolte dai Frati. Si articola, principalmente, in tre sezioni. La prima, dedicata all’arte e agli arredi sacri, custodisce documenti cartacei, corali miniati, salteri di uso fratesco, decreti papali, reliquie, statue lignee policrome, dipinti, tabernacoli, ostensori e altri oggetti d’uso liturgico. La seconda accoglie una collezione di reperti archeologici provenienti da diverse località dell’Isola e anche dal territorio di Sanluri, che spaziano dall‘epoca neolitica a quella paleocristiana e bizantina.La terza, infine, è dedicata alla ricostruzione della vita quotidiana all’interno del Convento. Qui è possibile ammirare una collezione di strumenti utilizzati in passato dalla comunità religiosa che si occupava di lavorare il legno, di aggiustare le calzature o gli orologi secondo il compimento della sacra regola ora et labora.Perché è importante visitarloVisitare il Museo Storico-Etnografico dei Padri Cappuccini significa immergersi in un affascinante racconto che a partire dall’arte sacra ci offre un’immagine inaspettata sulla storia e sulla vita quotidiana dell’ordine dei Cappuccini.

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