Until a few years ago, it was possible to argue that literature “in limba” had never existed. Today, modern scientific research has updated its survey tools and we can say that literature has developed in Sardinia as well as in all other regions of Europe.
The island lost its independence very soon (1409) and therefore it cannot expect an indigenous literary production comparable to that of large national states. The Sardinian intelligentsia chooses, or must choose, to produce culture the path of multilingualism. This option will remain to this day the essential figure of Sardinian literary production with the coexistence of the languages of the current rulers (Catalan, Castilian, Italian) alongside the language that expresses the continuity of the historical identity. In this multilingual background dictated by its own history, Sardinia rediscovers the foundations of its very existence. The Sardinian language is almost always marginalized from official status and power, even in the cultural field. However, it carves out its own specific role and manages, despite discrimination, to resist becoming one of the symbols of the current regional identity. Since the seventies of the twentieth century, there has been a formidable revival of literature “in limba”, in particular of prose. Journalism “in limba”, technical prose and non-fiction and the novel in Sardinian were born.
Fino a qualche anno fa era possibile sostenere che una letteratura "in limba" non fosse mai esistita. Oggi la moderna ricerca scientifica ha aggiornato i suoi strumenti di indagine e possiamo affermare che una letteratura si sia sviluppata in Sardegna così come in tutte le altre regioni d'Europa.L'isola perde molto presto la sua indipendenza (1409) e quindi non può pretendersi una produzione letteraria di tipo autoctono paragonabile a quella di grandi stati nazionali. L'intellettualità sarda sceglie, o deve scegliere, per produrre cultura la via del plurilinguismo.Questa opzione resterà fino ai nostri giorni la cifra essenziale della produzione letteraria sarda con la convivenza della lingue dei dominatori di turno (catalano, castigliano, italiano) accanto alla lingua che esprime la continuità dell'identità storica.In questo sfondo plurilingue dettato dalla sua stessa storia, la Sardegna ritrova i fondamenti del suo stesso esistere. La lingua sarda è quasi sempre emarginata dall'ufficialità e dal potere, anche in campo culturale. Si ritaglia però un suo ruolo specifico e riesce, nonostante la discriminazione, a resistere diventando uno dei simboli dell'identità regionale attuale.Dagli anni Settanta del Novecento si registra una ripresa formidabile della letteratura "in limba", in particolare della prosa. Nascono il giornalismo "in limba", la prosa tecnica e saggistica e il romanzo in sardo.
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