Michelangelo Pira, personaggio chiave della cultura sarda del secondo Novecento, è uno dei primi e più impegnati studiosi della lingua sarda e dei suoi problemi, mosso non da un interesse occasionale ma da un legame profondo con la cultura della sua terra.
Nasce a Bitti nel 1928. Cresce a Oschiri e compie gli studi medi a Sassari. Si laurea in Lettere a Cagliari (con una tesi sul dialetto di Bitti) e lì lavora come funzionario del Consiglio regionale e poi professore di Antropologia culturale nell'ateneo cittadino. Autore di opere teatrali, si occupa di poesia e cura numerose trasmissioni a Radio Sardegna, nelle quali parla il sardo di Bitti con grande forza ed eleganza insieme. Nella sua opera "Sardegna tra due lingue" (titolo anche di una fortunata serie radiofonica) delinea le problematiche del bilinguismo e della diglossia che vede il sardo sempre più emarginato. Ne "La rivolta dell'oggetto" insiste sul concetto della rivoluzione necessaria affinché il popolo sardo, fino ad ora "oggetto" passivo di studi e politiche miopi, imparai a farsi "soggetto" e ad autodeterminarsi. Nel racconto "Il villaggio elettronico" ha l'incredibile intuizione di un futuro caratterizzato da reti telematiche globali. Largamente ignorato in vita, dopo la sua morte viene celebrato anche da chi lo combatteva, in particolare dopo l'uscita postuma di "Sos Sinnos".
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Anno : 1905
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Autore : Bandinu, Bachisio
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