Seguici su
Cerca Cerca nel sito

Festa di Santa Greca a Decimomannu

Festa di Santa Greca a Decimomannu

Festa di Santa Greca a Decimomannu

Secondo la tradizione, Santa Greca è stata una giovane cristiana vissuta in Sardegna e martirizzata sotto l’imperatore Diocleziano per decapitazione, dopo essere stata crudelmente torturata con l’infissione di tre chiodi in testa, nel tentativo, inutile, di costringerla a rinnegare la propria fede.

Nel 1560 a Decimomannu presso l’antica chiesa di Santa Greca fu rinvenuta una lapide sepolcrale (IV-V sec. d.C.), la cui iscrizione documenta che una giovane di nome Greca, vissuta vent’anni, due mesi e diciannove giorni, venne sepolta in quel luogo il 21 gennaio. A partire da questi dati e considerando, secondo tradizione, il 304 come anno della morte, la sua ipotetica nascita sarebbe da collocare il 12 ottobre 284.

Il culto della Martire è databile, grazie alle fonti scritte, sin dal XIV secolo.

Nel 1633 iniziarono gli scavi che portarono al reperimento di uno scheletro umano all’interno dell’unica tomba presente sotto il pavimento della chiesa. Considerate le spoglie della Santa, le ossa vennero divise in due parti: una riservata al Duomo di Cagliari, l’altra destinata a rimanere a Decimomannu.

Il 30 settembre 1928 la Martire fu ufficialmente santificata.

A livello locale Santa Greca è fatta oggetto di una forte devozione popolare. Sono tre le feste dedicatele: il 12 gennaio (giorno della nascita al cielo), quella del 1 maggio (oscurata dalla festa di Sant’Efisio, con l’inizio del suo pellegrinaggio alla volta di Nora) e, infine, la festa più grandiosa, l’ultima domenica di settembre, Sant’Arega Manna, con una grande affluenza di devoti e pellegrini per tutti i tre giorni interessati dai festeggiamenti.

Momenti di grande suggestione sono: la vestizione del simulacro della Santa, che viene adornato da una sovrabbondanza di monili d’oro (prendas de oru); il rito di s’Incontru fra il simulacro della Martire e le reliquie a essa attribuite portate in processione dagli Obrieri e dalla Confraternita di Santa Greca.

L’ultima domenica di settembre i fedeli scendono in una camera ipogeica con volta a botte, sita nella chiesa di Santa Greca e identificata con il luogo dove la Martire fu tenuta prigioniera e torturata, prima di essere uccisa per decollazione.

La festa settembrina di Santa Greca è in realtà una sagra, con la presenza di numerose bancarelle nel polo fieristico che porta il nome della Santa.

Una festa di comunità, quella di settembre, che mantiene una forte attrattiva, con centinaia di persone che fanno tappa al santuario, non disdegnando gli aspetti ludici e ricreativi, oggi coincidenti con l’esibizione di gruppi folk, spettacoli, degustazione di prodotti alimentari.

La festa settembrina di Decimomannu dedicata a Sant’Arega anche in passato era caratterizzata da una certa bipolarità laico-religiosa. I cagliaritani vi accorrevano numerosissimi, con spirito scanzonato. Ne offre testimonianza, fra gli altri, il folklorista Raffa Garzia con uno dei mutettus rilevati nel Capoluogo all’inizio del Novecento:

A Sant’Arega andeus / cun totu sa cambarada; // e impari ndi torreus / cun sa conca segada.

(‘Andiamo alla festa di Santa Greca / con tutta la brigata; // e ne torniamo assieme / con la testa rotta’).

Aggiornamento

8/9/2024 - 01:57

Commenti

Scrivi un commento

Invia