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Luca Cubeddu

Luca Cubeddu


Gian Pietro Cubeddu, più conosciuto col nome di Luca, fu autore di composizioni poetiche di ambientazione classica, pastorale o rurale, che ricordano la poesia della corrente barocca dell'Arcadia.
Nasce e Pattada nel 1748 e compie i suoi studi religiosi a Tempio presso l'istituto degli Scolopi. Viene ordinato sacerdote all'interno di questo stesso ordine e assume il ruolo di istitutore e maestro di grammatica. L'indole del sacerdote era però piuttosto vivace e, stufo della vita monotona dell'istituto tempiese, Cubeddu ottenne il permesso di girare per le sedi degli Scolopi in Sardegna. Contemporaneamente scopriva una buona predisposizione sia per la poesia estemporanea sia per quella scritta. La sua ribellione interiore all'ordine che lo aveva accolto trovò sublimazione proprio nella poesia sarda, che divenne per lui molto più che un passatempo: una ragione di vita. Con Cubeddu si comincia a parlare per la poesia sarda della cosiddetta "Arcadia", ovvero la tendenza alla sopravvivenza in Sardegna di stilemi e modelli fissi, nella metrica e negli argomenti, di ambientazione classica, pastorale o rurale. Una cristallizzazione che nell'ambito della poesia "in limba" influenzerà i secoli a venire. Tra le sue opere più conosciute, come per il Pisurzi, sono sopravvissute al tempo i poemetti a sfondo morale che riprendono favole antiche o temi classici dell'edificazione morale. Tra i titoli più famosi "Su cucu e sa rùndine", "Sa corrincia", "Su leone e s'ainu", "Si fit a modu de ti nde furare", "Ninfas sas pius bellas"; tra i più suggestivi Isculta Clori ermosa. Padre Luca Cubeddu muore a Oristano nel 1828.

Ascolta Clori ermosa

Update

11/5/2023 - 16:44

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