Stintino, Tonnare

Le tonnare sono situate a pochi chilometri dall'abitato, in prossimità del mare. Sono uno degli esempi più significativi legati alle attività produttive di tipo paleoindustriale: i vari ambienti destinati al lavoro dei pescatori ospitarono le diverse fasi del lavoro fino alla loro dismissione avvenuta nella seconda metà del Novecento. Tra il 1971 e il 1979, infatti, il complesso delle tonnare ha subito un intervento di ristrutturazione a scopi turistico-ricreativi con l'intervento progettuale di Giovanni Rebecchini.
L'intervento ha mantenuto l'articolazione originaria dei vari fabbricati, disposti uno accanto all'altro e, in genere, bassi e di volume poco emergente. Sono state inserite poche, nuove costruzioni, realizzate comunque mediante altezze limitate e corpi compatti che hanno il compito di armonizzarsi con gli edifici preesistenti. L'insieme si incentra dunque intorno alle altissime torri, unica emergenza in verticale della zona, e ai servizi ricavati negli ambienti comunitari dell'antica tonnara, ricoperti con tetti a spioventi. Questo tipo di copertura ha suggerito la loro ripresa anche nei nuovi fabbricati. Particolarmente suggestiva la piazza a mare dove spicca il lungo camminamento con una copertura piana retta da pilastri in pietra. Anche la scelta dei materiali - pietra e intonaco - ha contribuito infatti a conservare la memoria del luogo.

Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).

Bibliografia
S. Polano, Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano, Electa, 1991, pp. 566-567;
F. Masala, Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900. Nuoro, Ilisso, 2001, scheda 169.