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Prénuragique

Prénuragique

Prénuragique

La période prénuragique couvre une période étendue allant de 450 000 à 1 800 avant notre ère, jusqu'au seuil de la civilisation nuragique.

Une longue période de l'histoire sarde, divisée en quatre phases chronologiques : paléolithique, mésolithique, néolithique, énéolithique (ou chalcolithique). Chacune d'entre elles est ensuite divisée en sous-phases, ou phases culturelles supplémentaires

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Le prénuragique coïncide avec la préhistoire, c'est-à-dire avec cette phase de l'histoire humaine où l'écriture n'avait pas encore été inventée. Les données archéologiques constituent donc la seule source d'information sur les habitudes de vie humaines à cette époque. En particulier, les objets, les artefacts, les traces tangibles qui présentent des caractéristiques telles qu'ils peuvent être considérés comme une expression de la culture matérielle d'une population ou d'un groupe ethnique

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La distance chronologique considérable et l'utilisation de matériaux périssables tels que le bois, les tissus, les os sont à l'origine de la disparition et de la destruction d'une partie considérable des artefacts. De plus, l'absence de découvertes d'ossements humains et de données floro-fauniques rend particulièrement difficile la reconstitution de cette phase de la préhistoire sarde. C'est pourquoi l'archéologie préhistorique utilise principalement des artefacts lithiques : des outils en pierre ou en céramique qui ont une plus grande capacité à résister aux processus de dégradation temporelle

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Connaissances

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L'uomo preistorico in Sardegna

La "preistoria", la lunga fase della storia umana che precede il cruciale evento culturale dell'invenzione della scrittura, coincide in Sardegna con il "prenuragico".In Sardegna il periodo denominato "prenuragico" coincide con la "preistoria", cioè con la fase della storia dell'uomo che, per definizione, precede l'invenzione della scrittura. Il prenuragico copre un arco temporale che, allo stato attuale delle nostre conoscenze, va dai 450.000 anni a.C. (Paleolitico inferiore) ai 1.800 anni a.C. (fine dell'Eneolitico o Calcolitico o Età del Rame).I dati archeologici rappresentano l'unica fonte di informazioni su questo remoto ed ampio periodo cronologico della storia sarda.La notevole distanza cronologica che ci separa da esso è la causa principale della scomparsa di una parte considerevole dei manufatti, per i quali si utilizzavano materiali deperibili come il legno, i tessuti, l'osso.È questa la ragione per cui l'archeologia si serve, come principale fonte di informazioni in ambito preistorico, dei manufatti litici, cioè degli strumenti in pietra, e dei manufatti ceramici, ossia dei vasi e degli oggetti fabbricati con l'argilla cruda poi sottoposta a cottura. La pietra e la ceramica presentano infatti una maggiore capacità di resistenza ai processi di degrado a cui il tempo sottopone ogni tipo di materiale.Si tratta in prevalenza di strumenti creati per svolgere attività di sussistenza, ma non mancano prodotti realizzati con finalità estetiche.

Lisez tout Lisez tout La "preistoria", la lunga fase della storia umana che precede il cruciale evento culturale dell'invenzione della scrittura, coincide in Sardegna con il "prenuragico".In Sardegna il periodo denominato "prenuragico" coincide con la "preistoria", cioè con la fase della storia dell'uomo che, per definizione, precede l'invenzione della scrittura. Il prenuragico copre un arco temporale che, allo stato attuale delle nostre conoscenze, va dai 450.000 anni a.C. (Paleolitico inferiore) ai 1.800 anni a.C. (fine dell'Eneolitico o Calcolitico o Età del Rame).I dati archeologici rappresentano l'unica fonte di informazioni su questo remoto ed ampio periodo cronologico della storia sarda.La notevole distanza cronologica che ci separa da esso è la causa principale della scomparsa di una parte considerevole dei manufatti, per i quali si utilizzavano materiali deperibili come il legno, i tessuti, l'osso.È questa la ragione per cui l'archeologia si serve, come principale fonte di informazioni in ambito preistorico, dei manufatti litici, cioè degli strumenti in pietra, e dei manufatti ceramici, ossia dei vasi e degli oggetti fabbricati con l'argilla cruda poi sottoposta a cottura. La pietra e la ceramica presentano infatti una maggiore capacità di resistenza ai processi di degrado a cui il tempo sottopone ogni tipo di materiale.Si tratta in prevalenza di strumenti creati per svolgere attività di sussistenza, ma non mancano prodotti realizzati con finalità estetiche.

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