Beschreibung
Colombario sito presso il versante occidentale del colle di Tuvixeddu, nell’area corrispondente alla necropoli del suburbio occidentale della Karalis antica. Ubicato immediatamente a sud dell’adiacente Grotta delle Vipere, si presenta interamente scavato nel banco roccioso calcareo del colle. Realizzato da Tito Vinio Berillo per se stesso quando era ancora in vita come recita l’iscrizione, viene definito dallo stesso “tempio alla Securitas”: ciò è stato interpretato, dal punta di vista architettonico, come presupposto di una facciata importante, forse simile a quella dell’adiacente Grotta della vipera, di cui oggi purtroppo non rimane nessuna traccia. Il riutilizzo dell’area come cava, forse in età medievale e sicuramente in età sabauda, ha compromesso inesorabilmente l’icnografia originaria della tomba, a pianta rettangolare con ingresso ad ovest e prospetto architettonico. Attualmente si conserva solo la parete est, la porzione orientale delle pareti sud e nord e l’attacco del piano pavimentale. La parete nord, mal conservata, reca tracce, presso l’angolo nord-est, di una nicchia funzionale alla deposizione dei cinerari. La parete est, l’unica conservata per l’intera estensione, presenta una composizione a due registri pertinenti ai due riti funerari dell’incinerazione/inumazione: nella parte superiore si trovano tre nicchie centinate, - di cui quella a sinistra di dimensioni maggiori rispetto alle altre - con incavo inferiore, funzionali ad ospitare le olle cinerarie con i resti dei defunti cremati; nella parte inferiore si trova un sarcofago scavato nella roccia, sormontato da un arcosolio di tipo arcaico a forma parallelepipeda, per il quale si è proposta un’attribuzione più tarda. Il piano in cui tale sarcofago risulta scavato, ancora visibile nell’angolo sud-est della struttura, potrebbe appartenere ad un originario bancone che correva lungi i lati della camera, ovvero essere pertinente al piano pavimentale, forse più basso rispetto a quello originario. Sulla parete campeggiano quattro iscrizioni funerarie in latino: tre, appartenenti alla fase originaria del sepolcro e pertinenti alla famiglia dei Vinii, si trovano tra le nicchie centinate; la quarta, posta nel registro inferiore al di sopra dell’arcosolio, riporta un’iscrizione funeraria riferibile ad una Valeria e dovrebbe essere pertinente ad un riutilizzo della tomba. La parete sud ripropone la medesima composizione della parete est, con tre nicchie centinate – di cui una visibile solo parzialmente nel suo lato est – ed arcosolio sottostante, anch’esso visibile solo nel suo limite superiore. Sia l’analisi delle iscrizioni che quella delle caratteristiche tipologiche hanno evidenziato diverse fasi d’uso del monumento che vanno dal I sec. d.C. fino alla piena età imperiale. Stato di conservazione: cattivo
Physische Beschreibung
unità di misura: m; altezza: 2.07; larghezza: 2.40
Rechteninhaber
proprietà Ente pubblico territoriale
Rechte
Provvedimento di tutela: dm (l. 1089/1939, artt. 1, 3, 21); estremi: 1996/12/02
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