Descrizione
Le antiche usanze funebri, soprattutto nel cuore della Sardegna, sono secolari consuetudini strettamente legate alla cultura e alle tradizioni popolari. La morte, così come la nascita, ha sempre avuto un grande significato nella cultura sarda. Quando essa sopraggiungeva, veniva sottolineata da riti di passaggio, rituali rigidi, quasi sacrali, con regole e dettagli più o meno simili in tutta l'Isola. La presente serie di cortometraggi racconta i "cerimoniali" funerari della Sardegna che identificano un aspetto poco noto del popolo sardo. Nella seconda puntata si esplora la figura di "s’attitadora", una figura femminile che cantava il morto facendo una sorta di panegirico della vita che aveva vissuto e dei pregi che nella sua esistenza lo avevano contraddistinto. L'esecuzione di s'Attitu o s'Attitiru era affidato dai parenti del morto a donne note per la loro abilità. Per la loro prestazione non ricevevano mai un compenso in denaro ma venivano retribuite con doni di varia natura.
Note
Hanno collaborato alla realizzazione Nino Cogoni(Sindaco di Meana Sardo) Nino Catzula, Francesco Carta
Commenti