Ai piedi dell'altopiano della Giara, nel centro storico di Tuili, è situata la residenza che è stata fino a pochi decenni orsono della famiglia Asquer, costruita nella prima metà dell'Ottocento in pregevoli forme neoclassiche, forse su progetto di Gaetano Cima, e dotata di annessi rustici. Questa splendida cornice ospita oggi il "Museo dell'olivo e dell'olio" e il "Museo degli strumenti musicali sardi".
Il "Museo dell'olivo e dell'olio", allestito nel piano-terra della palazzina, illustra la tradizione dell'olivicoltura attraverso immagini d'epoca e racconti. Innestatori, potatori e raccoglitrici narrano le fatiche di questo millenario lavoro, che parte dall'innesto dell'olivo sull'olivastro per arrivare alla trasformazione delle olive in olio.
Zappe, picconi, coltelli da innesto, macine e giare, semplici strumenti immutati nel tempo, accompagnano il racconto, dall'Ottocento ai nostri giorni. Si evocano le cure e le attenzioni che gli Asquer, nobile famiglia feudale di stirpe ligure, prestarono alla produzione olivicola e olearia, in particolare nella persona di Don Gavino Asquer Pes, che, attratto dalle innovazioni, introdusse nella residenza un frantoio moderno e funzionale. Accanto al frantoio ottocentesco sono esposti i più recenti macchinari della seconda metà del Novecento.
Il "Museo degli strumenti musicali sardi" è allestito al piano superiore della villa, dove un tempo si svolgeva la vita familiare.
All'interno della collezione, un posto di riguardo è riservato alle launeddas, strumento sardo per eccellenza. Una intera parete ne ospita un ricco assortimento, la cui collocazione su cinque righe rimanda all'idea del pentagramma. Una raccolta non solo da vedere ma soprattutto da sentire, attraverso la diffusione nella sala delle melodie dell'antico strumento in canna eseguite dal vivo dal maestro Franco Melis.
La canna è un materiale ricorrente negli strumenti della collezione, dal momento che il territorio ne offre di ottima qualità: sono innumerevoli gli esemplari di benas, sulitus e pipaiolus prodotti con canna isperrada, cannuga, sarragia, che trovano collocazione nelle vetrine.
Il percorso museale dà spazio anche agli strumenti a percussione, come i tumbarinos e gli afuente, agli strumenti da strepito utilizzati durante i riti della Settimana Santa, come le taulitas e le matracas, nonché a fonografi, grammofoni, giradischi e fisarmoniche.
Perché è importante visitarlo
Villa Asquer è una residenza di pregevole valore architettonico che conserva ancora la memoria della famiglia che la costruì ed abitò. La cultura dell'olio e della musica tradizionale, che vi è documentata, tramanda alle nuove generazioni un mondo scomparso ricco di fascino.
Categoria Struttura: Museo, galleria e/o raccolta
Tipologia Contenuti:
Etnografia e antropologia
Fruibilità: aperto
Provincia: Sud Sardegna
Comune: Tuili
Macro Area Territoriale: Sud Sardegna
CAP: 09029
Indirizzo: piazza San Pietro, s.n.c.
Telefono: +39 070 936 3023 +39 347 9446052
Email: prolocotuili@tiscali.it
Sito Web: www.prolocotuili.it
Facebook: it-it.facebook.com/atprolocotuili
Twitter: twitter.com/prolocotuili
gennaio - dicembre
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì - Sabato
10:00 - 13:00
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì - Sabato
15:00 - 19:00
Aperture straordinarie: Con prenotazione anticipata è possibile visitare il museo anche la domenica.
Informazioni sui biglietti e sull\'accesso: Per avere informazioni sull'effettiva fruibilità della struttura si consiglia di contattare anticipatamente il museo, telefonicamente o via email, prima di pianificare la visita.
Modalità di accesso: a pagamento
Biglietti :
Informazioni sui servizi: Per le visite guidate è necessaria la prenotazione.
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Autore : Delrio, Gavino
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