La Casa Dona Maxima prende il suo nome dall'ultima proprietaria, donna Massima Orrù, o Maxima nell'altra variante del sardo campidanese, appartenente alla famiglia dei conti Orrù, nobiltà terriera locale. La costruzione risale alla metà del XVI secolo, per volontà dei feudatari spagnoli di Quirra, che estesero i loro possedimenti sino all'arburese. La casa-museo, ampiamente ristrutturata, presenta alcuni caratteri tipici della casa campidanese come "sa lolla" e le pertinenze che circondano i muri perimetrali.
Il museo, aperto nel 1994, custodisce e richiama tradizioni, usi e costumi del passato Sangavinese. Il museo nasce proprio con l'intento di tenere viva la memoria di arti e mestieri di un tempo attraverso delle sale che propongono diverse tematiche quali: la sala con i reperti archeologici ritrovati nella zona, la storia degli antichi mestieri presentata attraverso strumenti e attrezzi del passato e la storia industriale legata alla nascita della fonderia.
Perché è importante visitarlo
Gli ambienti del piano terra sono arredati come una casa campidanese del XIX secolo mentre la mansarda, un tempo utilizzata come deposito di cereali, oggi è adibita a sala espositiva per mostre fotografiche e pittoriche. Dal 2013, nel cortile è presente il murale "Civiltà Contadina" realizzato dagli artisti Fernando Marrocu e Antonino Pilloni.
Categoria Struttura: Museo, galleria e/o raccolta
Tipologia Contenuti:
Etnografia e antropologia
Fruibilità: aperto
Provincia: Sud Sardegna
Comune: San Gavino Monreale
Macro Area Territoriale: Sud Sardegna
CAP: 09073
Indirizzo: viale Amsicora, 21
Telefono: +39 349 7743861 +39 348 3125817 +39 349 6096090
Informazioni sui biglietti e sull\'accesso: Il museo può aprire in altre date e orari previa prenotazione telefonica.
Modalità di accesso: offerta libera
Aggiornamento
Servizi
Visite guidate
Dove si trova
Commenti