Il castello è sede del "Museo dell'Intreccio Mediterraneo", e può essere visitato acquistando il biglietto del museo.
L'abitato di Castelsardo occupa una collina a picco sul mare, in cima alla quale si trova il centro storico, che corrisponde al nucleo urbanistico dell'antica Castelgenovese; dal promontorio si espande la parte nuova della cittadina, in una serie di anelli concentrici.
Castelsardo è una delle cittadine più pittoresche in Sardegna, soprattutto per via del suo centro storico, arroccato su un promontorio a picco sul mare. Ha mutato nome nei secoli, a seconda delle forze politiche che l'hanno controllato, usandolo come roccaforte difensiva e punto strategico di controllo non solo del territorio ma anche delle rotte marittime che passavano per la Sardegna.
La città fortificata nasce col nome di Castelgenovese, come possesso della famiglia ligure dei Doria. Dopo aver costituito uno dei baluardi nella lotta contro le forze d'invasione catalano-aragonesi nel XIV secolo, viene da queste conquistata e diventa Castellaragonese, per poi assumere il nome attuale di Castelsardo. Il protrarsi dell'uso come città fortificata ha fatto sì che negli anni si siano modificate anche le strutture difensive, da semplici torrioni a sistemi di difesa bastionata più complessi.
Le mura che rinserrano il centro abitato si presentano come una serie di bastioni e torrioni, di cui alcuni a picco sul mare, raccordati da una poderosa cinta muraria. La tecnica muraria non è accurata: viene infatti utilizzato pietrame misto sommariamente lavorato, con l'utilizzo di cantoni squadrati per dare solidità agli spigoli.
È difficile oggi leggere le strutture di epoca medioevale. Gli accessi al centro abitato avvenivano attraverso una porta "a mare", ad E, e una porta "di terra" a S. All'interno della cinta fortificata, di forma irregolare, a N/E si trovava la cattedrale, vicina alla porta "a mare", mentre a S/O si trovava il castello. Questo, costituito da una serie di ambienti addossati, comprendeva un vano centrale, residenza della famiglia Doria, dispense per i viveri, una cisterna, un avamposto di guardia per le truppe.
Storia degli studi
Gli studi su Castelsardo non possono prescindere dalla monografia di Salvatore Rattu sulle torri e i bastioni di Castelsardo (1953) e dal contributo di Foiso Fois nel volume "Castelli della Sardegna medioevale" (1992), volti a determinare la fisionomia storica e urbanistica dell'abitato fortificato.
Bibliografia
S. Rattu, Bastioni e torri di Castelsardo, Torino, 1953;
F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 270-275;
F. Segni Pulvirenti - A. Sari, Architettura tardogotica e d'influsso rinascimentale. Nuoro, Ilisso, 1994, scheda 19;
G. Serreli, Tutti i castelli dei quattro regni, "Darwin. Quaderni", n. 1 (luglio-agosto 2006), pp. 104-109.
Categoria Struttura: Monumento o Complesso monumentale
Tipologia Contenuti:
Architettura fortificata
Etnografia e antropologia
Provincia: Sassari
Comune: Castelsardo
Macro Area Territoriale: Nord Sardegna
CAP: 07031
Indirizzo: via Guglielmo Marconi, s.n.c.
Telefono: +39 079 6014769 +39 347 1118547
Email: direzione.museointreccio@gmail.com
Sito Web: www.mimcastelsardo.it/it/index.html
Informazioni sui biglietti e sull\'accesso: Per avere informazioni relative alla fruibilità del "Castello dei Doria", bisogna fare riferimento al gestore del Museo dell'Intreccio Mediterraneo, che si trova all'interno del castello.
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