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Olbia, Castello di Pedres (Castel Pedreso)

Olbia, Castello di Pedres (Castel Pedreso)

Olbia, Castello di Pedres (Castel Pedreso)

I ruderi della fortificazione si situano a O della città di Olbia, in regione Casteddu. Per arrivare al sito è necessario salire per 1 km lungo le pendici del colle su cui il castello è costruito. Il colle è ricoperto di ulivi e disseminato di cavità naturali nel granito.
Nonostante i crolli, la visuale del Castello di Pedres da Nord lo fa sembrare ancora oggi poderoso ed inespugnabile.
Il castello di Pedres simboleggia e rappresenta, insieme alla chiesa romanico-pisana di San Simplicio, il pieno periodo giudicale di Olbia. La sua origine, infatti, si fa risalire tra il 1296 e il 1322, e la committenza è attribuita ai Visconti, la potente famiglia di Pisa che dominò il giudicato gallurese per quasi tutto il XIII secolo.
Il castello caratterizza tutta la parte meridionale della conca olbiese, interamente dominata dall'edificio nonostante esso sorga su una rocca di soli 89 mt.
Scarse le notizie storiche riguardanti la fortificazione: nel 1339 era castellano un frate dell'ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme; tra il 1355 e la fine del secolo il castello passa alternativamente nelle mani degli aragonesi e degli arborensi, per poi essere definitivamente abbandonato con la cessazione delle ostilità nell'isola, all'inizio del XV secolo.
La struttura del castello, oggi restaurato, si presenta agli occhi del visitatore come composta di pochi elementi: una cinta muraria di forma poligonale racchiude i resti di una torre a pianta quadrata. Le modifiche occorse alle finestre della torre indicano come questa, nel corso dei secoli, sia stata riutilizzata anche in tempi di non belligeranza, subendo le modifiche e gli adattamenti del caso.
L'impianto fortificato si compone di due piazzali cintati che integrano la rocca strategica naturale.
Quello superiore è costituito dal mastio, da un ambiente di servizio ora crollato, da un edificio residenziale con volte a crociera e da una cisternetta isolata.
Il mastio, conservato per un'altezza di oltre mt 10, originariamente era suddiviso in quattro ripiani lignei, con in cima un terrazzo pavimentato in cocciopesto.
Si può prudentemente ipotizzare che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, il piccolo centro medievale estintosi con la crisi economica e demografica del XIV-XV secolo.
A breve distanza, si trovano due importanti monumenti d'età nuragica, la tomba di giganti di Su Monte de s'Ape ed il nuraghe Casteddhu.torre a pianta quadrata. Le modifiche occorse alle finestre della torre indicano come questa, nel corso dei secoli, sia stata riutilizzata anche in tempi di non belligeranza, subendo le modifiche e gli adattamenti del caso.
L'impianto fortificato si compone di due piazzali cintati che integrano la rocca strategica naturale.
Quello superiore è costituito dal mastio, da un ambiente di servizio ora crollato, da un edificio residenziale con volte a crociera e da una cisternetta isolata.
Il mastio, conservato per un'altezza di oltre mt 10, originariamente era suddiviso in quattro ripiani lignei, con in cima un terrazzo pavimentato in cocciopesto.
Si può prudentemente ipotizzare che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, il piccolo centro medievale estintosi con la crisi economica e demografica del XIV-XV secolo.
A breve distanza, si trovano due importanti monumenti d'età nuragica, la tomba di giganti di Su Monte de s'Ape ed il nuraghe Casteddhu.

Storia degli studi
Il Castel Pedreso o Pedres è descritto in un articolo di Maurizio Solinas, del 1988, e nel contributo di Foiso Fois in "Castelli della Sardegna medioevale", del 1992.

Bibliografia
D. Scano, Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, pp. 345-393;
R. Carta Raspi, Castelli medioevali di Sardegna, Cagliari, 1933;
M. Solinas, "Il Castello Pedres", in Sardigna antiga: rivista di archeologia, storia, antichità, 4, 1988, pp. 30-32;
F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 185-187;
G. Serreli, Tutti i castelli dei quattro regni, "Darwin. Quaderni", n. 1 (luglio-agosto 2006), pp. 104-109.

Come arrivare
Da Olbia prendere la SP 24 in direzione di Loiri. Giunti al km 3,3 svoltare a destra in via Castello Pedrese e proseguire per circa due km, fino al parcheggio, dal quale si prosegue a piedi su due brevi sentieri: uno che conduce all'accesso del castello e l'altro alla tomba di giganti di Su Monte ‘e S'Ape.
In autobus: si può arrivare nelle vicinanze a circa 1,8km dal sito utilizzando la linea 12 del trasporto pubblico urbano Aspo, fermata Castello di Pedres (info e biglietti: https://www.aspo.it).

Categoria Struttura: Monumento o Complesso monumentale

Tipologia Contenuti: Architettura fortificata

Fruibilità: aperto

Provincia: Sassari

Comune: Olbia

Macro Area Territoriale: Nord Sardegna

CAP: 07026

Indirizzo: via Castello Pedrese, s.n.c.

Email: info@olbiaturismo.it

Sito Web: https://www.helloolbia.com/luoghi-dinteresse/monumenti

Informazioni sui biglietti e sull\'accesso: Visitabile liberamente. Le strutture di servizio e di ristoro non sono ancora avviate nella loro funzione. Accostarsi alla fortificazione con prudenza. È sconsigliata la visita nelle giornate con forte vento di maestrale.

Modalità di accesso: gratuita

Aggiornamento

29/5/2024 - 17:42

Dove si trova

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