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Piazza Satta a Nuoro

Piazza Satta a Nuoro

Piazza Satta a Nuoro

Contro la tendenza, ancora oggi frequente in Sardegna, a conferire agli spazi urbani, in sede di "restauro", una piatta stereometria rinascimentale, Nivola mantiene l'andamento inclinato della piazza, che favorisce il raccordo fra il quartiere storico di San Pietro e l'espansione della città nuova nel corso Garibaldi, e ne dissemina la superficie di grandi massi granitici.

Nelle cavità delle pietre colloca piccole sculture in bronzo che ritraggono Satta nei suoi vari ruoli e atteggiamenti di poeta, avvocato, padre, gaudente, e che, dopo il forte impatto visivo dei macigni, richiedono una visione ravvicinata; il tutto è racchiuso da una quinta di case dipinte in bianco e unificato dalla pavimentazione e dai sedili in pietra squadrata che emergono plasticamente dalla geometria del lastricato.

Da un lato, Nivola accantona così l'omaggio all'"uomo illustre" per lasciare il posto alla commemorazione affettuosa di un cittadino nelle cui azioni tutta la comunità locale può riconoscersi; dall'altro, rispettando il valore della piazza come "pausa" nel tessuto urbano, ne valorizza il carattere di "interno" e crea un ambiente in cui prevalgono gli accenti della fruizione intima, privata.

Questa visione del monumento nasce dalla sua idea di un'arte volta a ritrovare l'antica capacità di trasmettere valori condivisi, smarrita con l'avvento dell'individualismo moderno. Un'arte lontana tanto dalla retorica delle statue ottocentesche, quanto dall'arroganza di molte sculture moderniste che, nate per il museo o per la galleria, vengono trasferite nelle piazze senza preoccupazione per l'ambiente in cui devono inserirsi, o addirittura in netta opposizione con esso.

MONOGRAFIE
G. Altea, Costantino Nivola. Nuoro, Ilisso, 2005 (I maestri dell'arte sarda; 14)

Aggiornamento

25/9/2023 - 17:11

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