Seguici su
Cerca Cerca nel sito

Regione Sardegna

Retablo dell'annunciazione

Mates, Joan

Categoria

Genere

Titolo

Retablo dell'annunciazione

Materia e Tecnica

Descrizione

secondo una tradizione al tempo consolidata sia in Sardegna che in Catalogna, lo scomparto mediano alto raffigura la Crocifissione. La parte meglioconservata di questa scena è quella sinistra che rappresenta il gruppo delle pie donne; nella sezione destra, quasi completamente deteriorata dallacaduta del colore, si distingue chiaramente la figura di un soldato, mentre si intuisce appena la presenza di un secondo personaggio. Sull'unico pannello laterale superstite è dipinta la caccia di san Giuliano. Nella predella sono raffigurati, da sinistra, sant'Antonio Abate e san Giovanni Battista, Cristo in pietà (al centro), santa Margherita d'Antiochia e santa Caterina d'Alessandria il retablo dell'Annunciazione, prima espressione dell'arte catalana in Sardegna, proviene dalla chiesa di san Francesco di Stampace, dove ornava lacappella detta appunto dell'Annunziata e nella quale ancora si trovava nel 1861, quando il canonico G. Spano, il primo a darci notizie dell'opera, la descrisse completa delle tre tavole oggi perdute. Dopo il crollo della chiesa, le parti superstite del polittico furono trasferite prima nei locali dell'Università e poi nella pinacoteca nazionale di Cagliari, dove furono ricomposte nel modo suddetto nel 1946 da Delogu, che reintegrò nell'opera anche la tavola perduta raffigurante l'Annunciazione, inizialmente ritenuta estranea alla composizione del retablo. L'opera, in origine ascritta al seguace del Borrassà (Aru) e successivamente al Maestro di Penafel, è oggi attribuita con certezza a Joan Mates, pittore catalano nativo di Vilafranca del Pepedes, attivo a Barcellona dal 1391 al 1431, anno della morte.Il primo ad identificare il cosiddetto Maestro di Penafel con Joan Mates fu nel 1948 Ainaud de Lasarte. La sua geniale intuizione fu subito ripresae abilmente sfruttata dal Madurell con la pubblicazione di una serie di documenti che hanno permesso di ricostruire il corpus dei dipinti dello stesso Mates, tra i quali bisogna ricordare almeno il retablo dei santi Martino e Ambrogio nella cattedrale di Barcellona (1411-1415), la tavola centrale del retablo di san Sebastiano della Pia Almoina, ora al Museo Nazionaled'Arte della Catalogna (1417-1418) e la tavola centrale, ora distrutta, del retablo della madre di Dio a Vilarodona (1422). L'attribuzione dell'opera al Mates sembrerebbe confermata dal fatto che la cappella dell'Annunziata era patronato dei Di Dono, famiglia pisana di mercanti, impegnata in grossi traffici commerciali sia a Cagliari che a Barcellona, dove appunto risulta sia stata in contatto con il pittore catalano. Più precisamente il retablo potrebbe essere stato commissionato da Leonardo di Dono, citato insieme al Mates in un documento patrimoniale del 1403, oppure da quel Guido di Dono morto nel 1410 la cui lastra tombale, ora nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari, si trovava inizialmente nella cappella.

Descrizione Fisica

altezza: cm 237; larghezza: cm 260,5

Data

sec. XV; start=1410; end=1410

Detentore dei Diritti

proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali

ID

work_33439

Tag

Commenti

Scrivi un commento

Invia