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Regione Sardegna

santuario

ambito punico/ ambito romano/ ambito medievale

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Categoria

Titolo

santuario

Descrizione

Complesso rupestre ubicato al di sotto della Chiesa di Santa Restituta, nel quartiere storico di Stampace. Si tratta di un vasto ambiente ipogeo, in parte scavato nella roccia ed in parte grotta naturale, a pianta irregolare, caratterizzato da una continuità d’uso dall’età tardo-repubblicana ai giorni nostri le cui tracce permangono ancora lungo l’intero perimetro delle pareti. Utilizzata in origine come cava per il prelievo dei blocchi di calcare miocenico (pietra cantone), rivestirebbe in età romana svariate funzioni identificate, con le dovute cautele, sulla scorta dei rinvenimenti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi: il ritrovamento di oggettivi votivi qualificherebbe il sito in età tardo-repubblicana come luogo di culto; nella prima età imperiale, a seguito del rinvenimento di una notevole quantità di reperti anforacei, potrebbe aver rivestito la funzione di deposito di stoccaggio di anfore, forse in relazione alle attività commerciali inerenti al porto. All’età paleocristiana risalirebbe il primo nucleo di culto cristiano rappresentato dall’altare della Santa e dal sottostante ambiente ipogeo, posto sul lato settentrionale del complesso, immediatamente ad ovest della scalinata di accesso. L'altare si compone di un’edicola tripartita, con nicchia centrale ad arco ribassato e due nicchie laterali, simmetriche, anch’esse con le stesse caratteristiche ma di altezza leggermente ridotta. Al centro, davanti ad un piccolo sacello quadrangolare, campeggia la statua della Santa: in base a caratteristiche tecnico-stilistiche apparterrebbe allo stesso orizzonte cronologico di V-VI sec. d.C., collegandosi ad ambiente africano. Al di sotto dell’altare si trova un vano ipogeo in cui si rinvenne la colonna del martirio, successivamente spostata nel 1800 in un altro ambiente posto immediatamente ad est della scalinata. Un secondo nucleo compatto, legato ad una riorganizzazione funzionale d’età bizantina, si individua chiaramente nel settore centrale della cripta ed in particolar modo presso i lati est e sud. Funzionali allo svolgimento di cerimonie religiose e/o funerarie, a questa fase si ascrivono i diversi bancali in muratura rinvenuti nel vano della colonna del martirio e nell’area a ridosso di un imponente risparmio di roccia. Alla stessa fase risale l’affresco di San Giovanni Battista posto immediatamente a sud dell’altare rinascimentale della parete orientale. Nel XVII secolo si assiste ad una ripresa dei culti all’interno del santuario, abbandonato nel periodo precedente: fulcro della riorganizzazione è l’altare della capilla maior, ricavato scavando il banco roccioso naturale presso l’estremità ovest della grotta. Tale scavo, come conferma l’analisi autoptica, intaccò parzialmente una cisterna a campana punico-romana, posta ad un livello superiore e di cui ancora si può apprezzare la morfologia. A questo si aggiungono la creazione della nicchia che ospita la statua del Redentore – posta pressoché di fronte all’altare tardo antico - e l’altare sito immediatamente a nord dell’affresco sopra descritto. L’ultima fase vede l’ipogeo utilizzato come rifugio antiaereo durante l’ultimo conflitto mondiale: di questo sopravvive, come testimonianza storica, un muro paraschegge posto trasversalmente alla scalinata d’eccesso. La parte meridionale dell’ipogeo mostra segni di rimaneggiamenti recenti legati in particolar modo all’utilizzo dell’acqua: seguendo un andito stretto e lungo si arriva all’ultima porzione da identificarsi inequivocabilmente come cisterna, come testimoniano i segni lasciati dal livello dell’acqua lungo le pareti al di sopra dell’intonaco di rivestimento. L’analisi autoptica non ha individuato tuttavia dati probanti atti a confermare la sua identificazione come cisterna romana: il rivestimento attuale infatti, a base cementizia e conservato integralmente lungo le pareti, non permette una lettura più approfondita della eventuale presenza di rivestimenti preesistenti. Stato di conservazione: mediocre

Descrizione Fisica

unità di misura: m; altezza: 6; larghezza: 14; MISN=45

Detentore dei Diritti

proprietà Ente pubblico territoriale

ID

2000231020

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