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Regione Sardegna

Retablo della visitazione

esecutore Barcelo, Joan

Categoria

Genere

Titolo

Retablo della visitazione

Materia e Tecnica

Descrizione

nella tavola centrale in basso, che dà il titolo all'opera, è rappresentata la Visitazione. La Vergine è accompagnata da san Giuseppe sulla destra mentre, nella parte opposta, campeggia un edificio turrito goticheggiante.Lo sfondo è occupato da un paesaggio che si spinge piuttosto in profondità, secondo i modi dell'arte fiamminga. Ai piedi delle due donne un piccolocartiglio. In alto, si trova la scena della Crocifissione, con la tipica suddivisione dei personaggi dolenti, le tre Marie e san Giovanni a sinistra della croce; dalla parte opposta i personaggi in abiti contemporanei. Nelle tavole laterali a sinistra sono rappresentati, dal basso verso l'alto,san Girolamo e l'Annunciazione. L'ambiente è caratterizzato dal fondo oro, fittamente decorato da motivi intrecciati in due bande laterali, e da motivi decorativi tessili nella parte centrale, nonchè dalla pavimentazione di raffinati azulejos. La scena dell'Annunciazione si svolge in un interno. Nelle tavole laterali a destra si trovano, in basso, santa Apollonia e in alto La Pentecoste. Nella prima scena lo spazio è delimitato, come nel San Girolamo, dal fondo oro e dal pavimentazione ad azulejos. dopo la demolizione della chiesa l'opera entrò a far parte della collezione pubblica cui ancora appartiene (1873). Non se ne possiede il documento di allogazione. Dal cartiglio leggibile in basso nella tavola centrale si dedusse, in un primo tempo, che la seconda parola del nome si riferisse alla provenienza dell'autore. Solo successivamente furono trovati documenti che provarono l'esistenza di Joan Barcelo, nativo a Tortosa, residente a Sassari ed operante in Sardegna negli anni 1488-1516, pur con temporanei spostamenti nella madrepatria. L'artista doveva avere una certa fama e probabilmente essere a capo di una bottega avviata, se nel 1488 ricevette una prestigiosa commissione da parte della chiesa di San Francesco di Alghero. Dal punto di vista stilistico l'opera può essere compresa entro due coordinate precise: l'utilizzo di un modello di origine fiamminga - probabilmente conosciuto tramite stampe o miniature - e la cultura d'ambito iberico-valenzano dell'autore. E' possibile un riscontro, particolarmente nella scena principale, ai modi di Rogier van der Weyden - di cui fra l'altro ci restano due opere che sviluppano lo stesso tema - o dei suoi più stretti seguaci. Le decorazioni del fondo oro e l'impaginazione spaziale nelle figure dei due santi laterali, rimandano alla formazione valenzana dell'autore, avvenuta certamente avendo sotto gli occhi gli esempi di Luis Dalmau e di Bartolome Bermejo. La datazione dell'opera non può spingersi oltre gli ultimi anni del XV secolo, anche per la contiguità di alcune parti, per esempio il volto della Vergine della Visitazione, con le prime opere del Maestrodi Castelsardo (Retablo di Saccargia). Non si conoscono altre opere certedel Barcelo, ma sono state attribuite alla sua bottega un San Vittore ed una Sant'Agata di collezione privata.

Descrizione Fisica

altezza: cm 248,5; larghezza: cm 189,5; altro: cm Crocifissione: altezza, 97,5 cm; larghezza, 71 cm; altro: cm 2,5

Data

secc. XV - XVI; start=1490; end=1510

Detentore dei Diritti

proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali

ID

work_33441

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