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Corni e zucche

Corni e zucche

Corni e zucche

La prassi artigianale dell'intaglio, in Sardegna, è estensibile almeno ad altre due significative applicazioni: corni da caccia e zucche. Dalla diffusa consuetudine all'intaglio ligneo si sviluppano, infatti, ambiti minori ma non meno interessanti, quali appunto la casistica delle fiaschette in corno, destinate a contenere polvere da sparo.
La prassi artigianale dell'intaglio, in Sardegna, è estensibile almeno ad altre due significative applicazioni: corni da caccia e zucche. Dalla diffusa consuetudine all'intaglio ligneo si sviluppano, infatti, ambiti minori ma non meno interessanti, quali appunto la casistica delle fiaschette in corno, destinate a contenere polvere da sparo. Queste, chiuse ai lati con sughero, legno o metallo, spesso prezioso, e completate da un anello di sospensione, presentano temi non necessariamente imperniati sulla caccia, semmai orientati a proteggere il fruitore da possibili pericoli, mediante complessi soggetti echeggianti motivi o scene sacre. La lavorazione si stende, in un tutto pieno e continuo, sull'intera superficie, costituendo la più pregevole forma di intaglio artigianale sardo, in una libertà espressiva mantenuta, con raro equilibrio, tra una sintesi arcaicizzante ed esigenze narrative; a valorizzare la perizia manuale fa eco la fiammata e madreperlacea tonalità cromatica del materiale. Le zucche intagliate, impiegate quali contenitori di bevande, la cui produzione (oggi sopravvissuta ma con segni ottenuti col pirografo) è inquadrabile tra la fine dell'Ottocento e gli anni Cinquanta del Novecento, presentano varie dimensioni e decori di studiata e ricca trattazione. Non solo esito di passatempo pastorale, le zucche erano incise mediante il coltello e i soggetti potevano essere vari; i più singolari sono quelli tratti dalla letteratura che i sardi, in tempi di penuria di libri e soprattutto d'analfabetismo, apprendevano e tramandavano a memoria.

Aggiornamento

6/9/2023 - 02:07

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