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Carnevale di Tempio Pausania

Carnevale di Tempio Pausania

Carnevale di Tempio Pausania

Il carnevale di Tempio comincia il giovedì grasso con l'entrata trionfale in città del Re Giorgio, rappresentato da un fantoccio, accompagnato dalla sfarzosa sfilata di carri allegorici. La domenica si celebra il matrimonio tra Re Giorgio e la popolana Mannena, di solito abbigliata in modo audace. Mannena, secondo la tradizione, darà al re un figlio che sarà Re Giorgio per il successivo carnevale. Per sei giorni Re Giorgio è osannato, onorato e adulato; il martedì grasso però, colpevole di rappresentare tutti i mali della città, viene processato e bruciato sulla pubblica piazza. Si ripete così l'antico rito del fuoco che preannuncia la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera. Col tradizionale rogo di Re Giorgio si chiude il carnevale. La folla attende il verdetto per poi lanciarsi in applausi liberatori. Ardendo sul rogo, il fantoccio porterà via con sé tutti i guai che nel corso dell'anno si sono abbattuti sulla città.
Oggi Sua Maestà Re Giorgio si rappresenta con un pupazzo che può impersonare il padrone, il sindaco, l'assessore o il Presidente del Consiglio o della Repubblica. Re Giorgio è la causa di tutti i mali della città, ma partecipare alle sue vicende consente di ironizzare in modo liberatorio sulla vita stessa e i suoi problemi.

Storia
La sfilata dei carri allegorici del carnevale tempiese ha avuto luogo per la prima volta nel 1956. Il personaggio principale era "Giorgio", un tempo chiamato Jolgliu Puntogliu, oggi invece "Sua Maestà Re Giorgio" che rappresenta il potere in tutte le sue forme.
Il carnevale di Tempio ha origini antiche, ma risalire al principio non è facile, anche perché molte tradizioni sono state col tempo modificate. Si ritiene tuttavia che la figura di Giorgio risalga all’epoca pre-romana, quando lo spirito della terra che fruttifica era chiamato Giorgi e a questa divinità si offrivano sacrifici propiziatori.

Aggiornamento

6/2/2024 - 08:17

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