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Amuleti

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Gli amuleti della Sardegna rimandano a tradizioni religiose e a conoscenze mediche, agrarie, mineralogiche, naturalistiche ampiamente diffuse e tuttora parte rilevante del complesso dei saperi popolari dell'isola. L'analisi degli amuleti rivela un mondo di uomini e donne che conoscono e sono vicini al complesso dell'universo, agli elementi naturali, al mondo vegetale e minerale.
Gli amuleti della Sardegna rimandano a tradizioni religiose e a conoscenze mediche, agrarie, mineralogiche, naturalistiche ampiamente diffuse e tuttora parte rilevante del complesso dei saperi popolari dell'isola.

L'analisi degli amuleti rivela un mondo di uomini e donne che conoscono e sono vicini al complesso dell'universo, agli elementi naturali, al mondo vegetale e minerale. Essi parlano e un po' contrattano con la natura, non si sentono di dominarla ma se ne considerano parte – e neppure la più forte – e ne invocano l'aiuto. La Natura, della quale si riconosce la grandezza, che offre rimedi e risposte alla debolezza dell'uomo di fronte alle difficili prove del vivere, viene allora associato al complesso della religiosità cristiana.
Gli oggetti sardi connessi a pratiche e aspettative magico-protettive sono per la maggior parte assimilabili ai gioielli, per la presenza di materiali preziosi (argento, corallo, e, in quantità molto ridotta, oro), associati a materiali organici e inorganici quali pietre fossili, ambra, giavazzo, conchiglie, denti, legno, tessuti.

La più ampia raccolta di amuleti della Sardegna è conservata nel Museo della vita e delle Tradizioni popolari di Nuoro. Altre importanti raccolte sono nel Museo nazionale "G. A. Sanna" di Sassari, nel Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, nella Collezione Giuseppe Bellucci al Museo archeologico nazionale di Perugina, nella Collezione "Luigi Cocco" della Regione Autonoma della Sardegna, Cagliari.

Aggiornamento

18/9/2023 - 17:05

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