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Carnevale di Santu Lussurgiu

Carnevale di Santu Lussurgiu

Carnevale di Santu Lussurgiu

Il Carnevale di Santu Lussurgiu è caratterizzato dalla corsa a pariglie chiamata Sa Carrela 'e nanti, che significa "strada che si trova davanti". La corsa ha preso il nome della via dove tradizionalmente si svolge l'evento, un tempo strada principale (oggi via Roma). Tra le più spericolate e spettacolari dell'isola, la corsa dei cavalli di Santu Lussurgiu chiama intorno a sé l'intera comunità. Lo spettacolo è offerto dalle audaci acrobazie equestri, ma anche dalla partecipazione della folla che in massa si apre un attimo prima dell'arrivo dei cavalli in corsa, per richiudersi subito dopo il loro passaggio. Sa carrela 'e nanti è una strada, resa sterrata per l'occasione, lunga circa un chilometro, caratterizzata da ripide discese e salite, da curve e strettoie. Si snodano lungo il centro storico del paese nel rione chiamato Biadorru (via del ritorno), in particolare in via Roma. I cavalieri, rigorosamente lussurgesi, devono indossare secondo la tradizione una maschera o avere il volto dipinto. L’abbigliamento del cavaliere (Sa mascherada) è ricco di colori e fantasia. Può ricordare i costumi spagnoli, le casacche dei fantini o l'antico costume del paese, con il giubbotto d'orbace (capotinu 'e fresi), il corsetto di pelle (cossu 'e pedde 'e itellu) e la berretta longa.
La manifestazione si svolge in tre giornate. La Domenica di Carnevale, i cavalieri si presentano a s'iscappadorzu, punto in cui hanno inizio le corse (sas carrelas). I cavalieri possono partecipare da soli (a sa sola) o correre appaiati (a pareza). Sa pareza può essere a due (pareza 'e duos) o a tre (pareza 'e tres). L'ultimo martedì di Carnevale può essere a quattro e viene chiamata pareza ‘e bator. La corsa più comune è la pareza a coppie oppure a tre. I cavalieri partono, corrono e arrivano insieme, uniti per le braccia, volendo simboleggiare l'unità, la concordia, l'amicizia e la solidarietà. Il lunedì, detto il lunedì della gallina (Su Lunisi de sa Pudda), il cavaliere lanciato al galoppo deve buttare a terra con un bastone (su fuste 'e ortzastru) un fantoccio che ha le sembianze di una gallina. Il martedì lo spettacolo si chiude con la premiazione dei cavalieri che hanno buttato giù più galline e con la premiazione delle tre migliori pariglie mascherate; possono essere dati premi particolari, nonché un premio di partecipazione per tutti i cavalieri partecipanti.

Le maschere
Sa mascherada: l’abbigliamento del cavaliere è ricco di colori e fantasia. Richiama i costumi spagnoli ma anche le casacche dei fantini o l'antico costume del paese composto dal giubbotto d'orbace (capotinu 'e fresi), il corsetto di pelle (cossu 'e pedde 'e itellu) e la berretta longa.

Storia
Le tradizioni equestri sono molto antiche, risalgono ai tempi dei Giudici di Arborea e dei viceré spagnoli che incrementarono l'allevamento dei cavalli, tanto da ottenere razze speciali per le corse. Nelle corse a pariglia che si svolgono durante il Carnevale a Santu Lussurgiu, i cavalieri mostrano una grande abilità equestre e molta compostezza. In Sa Carrela 'e nanti l'uomo e l'animale sono una sola forza capace di creare un'imperdibile dimostrazione di valore maschile (balentia).

Aggiornamento

6/2/2024 - 08:49

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