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Sardaigne

L'anfora sarda, figura femminile (scultura, opera isolata)

Ciusa Francesco

Catégorie

Taper

Titre

L'anfora sarda, figura femminile (scultura, opera isolata)

Sujet géographique

Matière et technique

Description

La scultura ritrae una donna seminuda che beve da un'anfora mentre un neonato si nutre dal suo seno. La donna, rappresentata a torso nudo, è coperta solamente da un lungo velo liscio, trattenuto sotto il mento da un nastrino, e da una gonna riccamente plissettata, leggermente aperta sul fianco destro e bloccata da lacci. Il bambino, anch’esso nudo, appare coperto parzialmente da un lembo del velo della madre e nella parte inferiore del corpo da un drappo, forse una copertina, che ricade lungo il fianco e la gonna della donna. . L'anfora sarda è la prima opera dello scultore che sfrutta pienamente le caratteristiche della scultura a tutto tondo, grazie alla sua costruzione su piani diagonali e il movimento a spirale ascendente dettato dalla gonna. Ancora una volta l'opera prende avvio da uno dei ricordi di Ciusa fanciullo e il significato dell’intera scultura è sintetizzato dal duplice gesto dell’abbeverarsi: la donna dalla brocca e il bambino dal seno della madre. L’anfora e il seno diventano quindi, il punto cardine del significato dell’intera opera: la sete soddisfatta, che viene mediato dal tema della maternità. Realizzata negli anni oristanesi, questa è l'ultima scultura che Francesco Ciusa presenta alla Biennale di Venezia, partecipando alla XVI Esposizione nternazionale del 1928

Description physique

cm, altezza: 196; larghezza: 53,50; profondità 77,50

Date

secondo quarto XX secolo; 1928 - 1928

Langue

Droits

Proprietà ente pubblico territoriale

Source

ID

20 00245063

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