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Limba sarda comuna

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L'amministrazione regionale ha, dal 18 aprile 2006, una propria lingua sarda. Una varietà parlata nelle aree centrali, con aperture al logudorese e al campidanese, che sarà usata dalla Regione in alcuni suoi atti. Chiunque può scrivere all'amministrazione nella propria varietà.

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La Regione adotta Sa limba sarda comuna
La delibera della giunta scaturisce dal lungo lavoro di commissioni istituite al fine di individuare delle norme di riferimento, da utilizzarsi in via sperimentale per l'uso scritto di alcuni atti dell'Amministrazione re...
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La prima delibera regionale in lingua sarda
Per la prima volta nella storia dell'Autonomia, la Regione ha adottato una delibera scritta in sardo (28 aprile 2006). Dando seguito all'approvazione delle norme di riferimento per una Limba Sarda Comuna, la giunta regio...
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Lo Statuto speciale e la Legge 26 in Limba Sarda Comuna
Con la stessa delibera che il 18 aprile del 2006 aveva approvato le norme della Limba sarda comuna, il governo regionale aveva previsto la traduzione dello Statuto Speciale della Sardegna e della legge 26 del 1997 che re...
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Limba sarda comuna. Una ricerca sociolinguistica
Il 5 maggio 2007 sono stati presentati a Paulilatino i risultati dell'indagine regionale: "Limba sarda comuna. Una ricerca sociolinguistica". Dati, cifre e opinioni della popolazione sarda sulle questioni linguistiche ch...
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Limba sarda comuna: una lingua realmente esistente
Sa Limba sarda comuna è naturale per il 92,8 per cento, è in posizione mediana rispetto a tutti i dialetti del sardo e può ancora essere migliorata per farla diventare la lingua ufficiale dei sardi.
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Postunitaria
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Limba Sarda Comuna: conclusa la sperimentazione con esiti positivi
Il Servizio Lingua Sarda dell'Assessorato della Pubblica Istruzione ha concluso il monitoraggio sulle attività di sperimentazione della Limba Sarda Comuna, codice standard della lingua sarda individuato dalla Giunta Regi...
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La Regione adotta Sa limba sarda comuna

L'amministrazione regionale ha, dal 18 aprile 2006, una propria lingua sarda. Una varietà parlata nelle aree centrali, con aperture al logudorese e al campidanese, che sarà usata dalla Regione in alcuni suoi atti. Chiunque può scrivere all'amministrazione nella propria varietà.La delibera della giunta scaturisce dal lungo lavoro di commissioni istituite al fine di individuare delle norme di riferimento, da utilizzarsi in via sperimentale per l'uso scritto di alcuni atti dell'Amministrazione regionale e per la traduzione di norme e documenti particolarmente importanti come lo Statuto sardo e la legge regionale 26 del 1997.Dette norme linguistiche di riferimento hanno carattere sperimentale ma consentono ugualmente di avviare un processo graduale mirante all'elaborazione di una Limba Sarda Comuna. Nella delibera della giunta, si sottolinea che essa avrà "le caratteristiche di una varietà linguistica naturale che costituisca un punto di mediazione tra le parlate più comuni e diffuse e aperta ad alcune integrazioni volte a valorizzare la distintività del sardo e ad assicurare un carattere di sovramunicipalità e la semplicità del codice linguistico''.La Limba Sarda Comuna intende dunque rappresentare una "lingua bandiera", uno strumento per potenziare la nostra identità collettiva, nel rispetto della multiforme ricchezza delle varietà locali. Resta fermo, come previsto dall'articolo 8 della Legge 482 del 1999, "il valore legale esclusivo degli atti nel testo redatto in lingua italiana". La giunta ha deciso di intraprendere il processo verso la Limba Sarda Comuna con il concorso di contributi, opinioni, riscontri e verifiche adottando una soluzione iniziale in cui, insieme a una larga maggioranza di opzioni comuni a tutte le varietà, convivono, in alcuni casi, opzioni aperte e flessibili e che, proprio per la gradualià e la sperimentalità del percorso, a distanza di tempo e sulla base delle risultanze e delle necessarie esperienze, potrà essere integrata, modificata ed arricchita con gli opportuni aggiustamenti; di approfondire con ulteriori studi il lessico, la morfologia e un'ortografia comune a più varietà. Consulta i documenti:Norme linguistiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua scritta dell'Amministrazione regionale

Leer todo Leer todo L'amministrazione regionale ha, dal 18 aprile 2006, una propria lingua sarda. Una varietà parlata nelle aree centrali, con aperture al logudorese e al campidanese, che sarà usata dalla Regione in alcuni suoi atti. Chiunque può scrivere all'amministrazione nella propria varietà.La delibera della giunta scaturisce dal lungo lavoro di commissioni istituite al fine di individuare delle norme di riferimento, da utilizzarsi in via sperimentale per l'uso scritto di alcuni atti dell'Amministrazione regionale e per la traduzione di norme e documenti particolarmente importanti come lo Statuto sardo e la legge regionale 26 del 1997.Dette norme linguistiche di riferimento hanno carattere sperimentale ma consentono ugualmente di avviare un processo graduale mirante all'elaborazione di una Limba Sarda Comuna. Nella delibera della giunta, si sottolinea che essa avrà "le caratteristiche di una varietà linguistica naturale che costituisca un punto di mediazione tra le parlate più comuni e diffuse e aperta ad alcune integrazioni volte a valorizzare la distintività del sardo e ad assicurare un carattere di sovramunicipalità e la semplicità del codice linguistico''.La Limba Sarda Comuna intende dunque rappresentare una "lingua bandiera", uno strumento per potenziare la nostra identità collettiva, nel rispetto della multiforme ricchezza delle varietà locali. Resta fermo, come previsto dall'articolo 8 della Legge 482 del 1999, "il valore legale esclusivo degli atti nel testo redatto in lingua italiana". La giunta ha deciso di intraprendere il processo verso la Limba Sarda Comuna con il concorso di contributi, opinioni, riscontri e verifiche adottando una soluzione iniziale in cui, insieme a una larga maggioranza di opzioni comuni a tutte le varietà, convivono, in alcuni casi, opzioni aperte e flessibili e che, proprio per la gradualià e la sperimentalità del percorso, a distanza di tempo e sulla base delle risultanze e delle necessarie esperienze, potrà essere integrata, modificata ed arricchita con gli opportuni aggiustamenti; di approfondire con ulteriori studi il lessico, la morfologia e un'ortografia comune a più varietà. Consulta i documenti:Norme linguistiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua scritta dell'Amministrazione regionale

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