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Regione Sardegna

Complesso di san saturno/san saturnino (area ad uso funerario, necropoli)

periodo tardo romano-altomedioevo (contesto; analisi della stratigrafia; analisi delle strutture; analisi dei materiali; dati epigrafici; bibliografia)

Categoria

Tipologia

Titolo

Complesso di san saturno/san saturnino (area ad uso funerario, necropoli)

Soggetto Geografico

Descrizione

Il complesso monumentale costituito da un edificio chiesastico e da un’area funeraria costituisce uno dei più antichi luoghi di culto della Sardegna. L’attuale basilica, esito di un lungo processo di trasformazione dell’edificio, sorse in un’area già utilizzata a scopi funerari a partire da età punica e romano repubblicana, laddove all’inizio del IV secolo d.C., s’impiantò, secondo la Passio Sancti Saturnini e per tradizione, la tomba del martire Saturnino o Saturno martirizzato a Cagliari sotto Diocleziano, che dette inizio all’utilizzo del sito come cimitero cristiano. Nel luogo, durante il VI secolo venne fondato da Fulgenzio di Ruspe, vescovo africano esiliato in Sardegna, un cenobio presso un edificio di culto già esistente, martyrium, dedicato allo stesso Saturnino costituito da un’aula mononavata individuata e messa in luce nel corso degli scavi dei primi anni Ottanta dello scorso secolo. Nel corso del tempo l’edificio di culto subì varie trasformazioni fino a raggiungere l’aspetto attuale. La basilica insiste dunque su un’area funeraria propaggine di quella necropoli orientale che già a partire dal IV-III secolo a.C. si estendeva sul colle di Bonaria. Gli scavi condotti nel 1600 nell’area per la ricerca dei “corpi santi” rivelarono infatti la presenza di un numero considerevole di tombe pertinenti a una vasta necropoli sub divo caratterizzata da sarcofagi, tombe alla cappuccina, a cassone litico, unitamente al rinvenimento di lacerti pavimentali musivi e di iscrizioni funerarie, integre o frammentarie, riportanti il nome del defunto, la durata della vita, la data di morte e talvolta il suo mestiere, riconducibili cronologicamente ai primi secoli del cristianesimo. Le indagini di scavo condotte non consecutivamente tra la metà e la fine del secolo scorso hanno consentito di individuare attorno all’edificio di culto un gruppo di tombe di tipo monumentale, ancora intatte e sistemate in posizione ravvicinata, costituite da tre tombe a cupa di cui due, intonacate, conservano in situ l’iscrizione funeraria. Poco distanti da queste si trovano altri due monumenti funerari: il primo, di forma rettangolare, che per le dimensioni ridotte doveva contenere una sola deposizione, presenta le pareti esterne intonacate affrescate con figure di pavoni e gli spigoli delineati da bande verticali di colore rosso; il secondo, di maggiori dimensioni e destinato ad ospitare più defunti, è caratterizzato da un ambiente quadrangolare costruito in mattoni, alla base del quale, sotto il livello di calpestio, sono ricavate due sepolture a cassone in muratura. A una quota superiore ma sempre all’interno dell’ambiente si imposta un’altra sepoltura in mattoni sormontata da un arcosolio decorato sul bordo con una banda rossa. Nell’area sono distribuite anche tombe più semplici a fossa scavata nella terra, a fossa con le pareti rivestite con pietre o mattoni, a cassone, alla cappuccina. Nella parte a sud dell’edificio chiesastico la tipologia tombale maggiormente rappresentata è invece quella a fossa con le pareti rivestite con pietre o mattoni; in questa parte dell’area, ancora in situ, si trova un’iscrizione funeraria realizzata a mosaico policromo. La necropoli cristiana fu grandemente utilizzata fino al VII secolo d.C. come sembra indicare il materiale epigrafico finora rinvenuto. Gli scavi condotti nel 1990 nella piazza San Cosimo misero in luce un pozzo che aveva avuto varie trasformazioni. Tale pozzo venne messo in relazione con il santuario martiriale e legato a cerimonie di sconsacrazione dei miti pagani in un periodo in cui il cristianesimo era già ampiamente diffuso

Data

IV d.C.; IV d.C. ca - VII d.C. ca

Lingua

Diritti

Proprietà ente pubblico territoriale

ID

20 00194879

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