Asch, Shalom
Sacarii Mirkin è solo; ha rotto i ponti con la famiglia, con la società nella quale è cresciuto. E solo, perfettamente e terribilmente libero in un mondo, la provincia polacca dellimpero zarista, come lui disancorato, volto alla distruzione e allautodistruzione. Quella crisi economica che imperversò negli anni 1913-1914, e in cui fu ravvisata una delle cause del conflitto mondiale, ha reso spaventosa la condizione già precaria delle masse polacche. E nelle masse, nei loro ideali di palingenesi Mirkin decide di annullarsi per rinascere, per dare alla propria vita un senso, una funzione, una giustificazione. Fra i diseredati egli troverà odio e amore, ciechi e veggenti, trivialità e gentilezza. Bonari sorrisi, episodi sentimentali allentano a tratti la spasmodica tensione del racconto; ma allo stesso tempo la acuiscono, perché spesso il sorriso si irrigidisce in una smorfia, lamore ha la tenerezza della disperazione. Varsavia / Sholem Asch
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