Descrizione
Il programma, realizzato con servizi, interviste e ospiti in studio, analizza il caso di Antioco Satgia, pastore di Orgosolo condannato all'ergastolo con l'accusa di omicidio.
Accusato di aver ucciso con una fucilata a bruciapelo il cognato Pasquale Manca, nel 1938 Antioco Satgia fu condannato dalla Corte d'Assise di Nuoro in base alla testimonianza di Giuseppe Floris, pastore, e di Anania Taras, barbiere, e in base al presunto movente, legato ad una controversia per l'eredità di una casa. Proclamatosi sempre innocente il pastore evase nel 1943 dal carcere di Volterra e tornò ad Orgosolo dandosi alla latitanza. Secondo le consuetudini della società pastorale chiese che una corte popolare formata dai maggiorenti e pastori del paese giudicasse la fondatezza delle accuse mosse dai testimoni: dal "processo barbaricino", cui parteciparono anche Floris e Taras, emerse la falsità delle accuse, dettate da futili motivi di vendetta. In seguito all'episodio i due furono condannati dalla giustizia ordinaria per falsa testimonianza e il Satgia, fiducioso nelle istituzioni, si costituì. Ciònonostante, in seguito ad un crescente clima di tensione e violenza nel paese, tutti i casi di grazia e revisione dei processi vennero sospesi, compreso il caso di Antioco Satgia, che restò in carcere per oltre 32 anni dalla sentenza di ergastolo.
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