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Regione Sardegna

struttura muraria

ambito punico/ ambito romano

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Categoria

Titolo

struttura muraria

Descrizione

Struttura muraria ubicata in viale Trento 14-16, nei pressi della chiesa dell’Annunziata, nella zona centro-occidentale della Karales romana. Venuta alla luce durante lavori per la realizzazione di una nuova costruzione, consta di allineamenti murari rettilinei in opera quadrata che afferiscono ad una più vasta area di valenza cultuale in uso dall’età repubblicana alla prima età imperiale. In particolare, lungo un muro rettilineo orientato est-ovest si dispongono, nella sua porzione est, due setti murari paralleleli e ad esso perpendicolari delimitanti uno spazio a pianta rettangolare allungata: l’accuratezza delle facce del lato interno induce a ritenere che fossero direttamente a vista; la presenza, all’interno dello spazio, di un affioramento del banco roccioso naturale porterebbe a ritenere che non fosse tuttavia un vano agibile. I conci presentano, presso il lato est del muro orientale, una lavorazione a bugnato, come confermato anche dall’analisi autoptica; l’appoggio di un breve setto murario costituito da conci con la medesima lavorazione disposti di lungo e con la faccia a bugnato rivolta in alto sembra riferibile ad una fase di riutilizzo dell’area con materiale di reimpiego. Il lato sud del muro rettilineo meridionale presenta invece, sulla faccia a vista dei conci conservati per un’altezza massima di due filari, un particolare fenomeno di erosione che rende la superficie alveolata e come percorsa da una sorta di motivo decorativo: tale aspetto è stato messo in relazione ad una cosciente e voluta selezione di questa “qualità estetica” utilizzata nella messa in opera della struttura con fini decorativi. La decorazione architettonica dell’edificio, in base ai frammenti rinvenuti reimpiegati all’interno di una preparazione pavimentale seriore per l’allettamento di una pavimentazione in calce, presentava elementi articolati come basi di pilastro modanate, semicolonne a fusto liscio, cornici a dentelli. L’aspetto dell’edificio doveva risultare dunque imponente e distribuito a diverse quote visto il salto tra la porzione nord, inglobante la roccia affiorante, ed il muro sud realizzato sullo spianamento della stessa ad una quota ben inferiore. Sebbene non si abbiano altre informazioni sulla sua icnografia, elementi quali la tecnica costruttiva, il materiale utilizzato, la sua lavorazione e gli elementi architettonici concorrono a qualificarlo come un imponente edificio cultuale realizzato secondo l’adozione di modelli ellenistici in un orizzonte cronologico di III sec. a.C.; la relazione delle strutture con la roccia affiorante e lo sviluppo delle stesse si richiamerebbe invece ad un sostrato punico. A conferma di ciò potrebbe porsi il rinvenimento, nell’area della Chiesa dell’Annunziata, di due iscrizioni puniche del III sec. a.C. pertinenti alla presenza di un tempio di Eshmun, divinità salutifera associata ad Asclepio/Esculapio, forse da identificarsi cautelativamente con l’edificio in oggetto. Successivamente, tra il II sec. a.C. ed il II sec. d.C., l’area è soggetta ad una riorganizzazione strutturale, sempre con la medesima funzione cultuale, esplicata dalla costruzione di una struttura muraria a telaio parallela al muro di fondo meridionale dell’edificio con la conseguente creazione di uno spazio rettangolare in funzione di deposito cultuale. Stato di conservazione: cattivo

Descrizione Fisica

unità di misura: m; altezza: 1.30; larghezza: 5.20; MISN=13.62

Detentore dei Diritti

proprietà privata

Diritti

Provvedimento di tutela: dm (l. 1089/1939, artt. 1, 3); estremi: 1999/04/22

ID

2000231031

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