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Ex Scuola elementare G. A. Sanna

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Titolo

Ex Scuola elementare G. A. Sanna

Descrizione

Riferimento intero bene; Descrizione: nella seduta del 10 febbraio 1895 il presidente del Consiglio comunale espone che con testamento del 9 gennaio 1868, il defunto Sig. Giovanni Antonio Sanna, direttore della Miniera di Montevecchio, deceduto nel 1875, dispone un lascito di L. 20 000 a favore del Comune per la costruzione di un edificio scolastico. In tale seduta, il Consiglio deliberò di affidare all'Ing. De Martis il rilevamento del calcolo e il collaudo del casamento scolastico intitolato a "Giovanni Antonio Sanna".; Fonte: B 00005706 (p. 60) Riferimento intero bene; Descrizione: il lotto dove doveva sorgere l'edificio destinato alla scuola non era ancora stato deciso. Un lotto appetibile per diversi progetti fu quello della Chiesa di Sant'Alessandro, una delle più antiche dopo quella di Santa Maria di Malta e insieme a quella di San Sebastiano già sacrificata per il Monte Granatico. Già nel gennaio 1872 era previsto che in suo luogo fosse costruita la Caserma. Della chiesa, demolita nel 1893 per far posto appunto alla scuola Sanna, rimane solo parte del pozzo, che è stato inglobato nel corpo scale a SE. La cronaca inoltre riporta con precisione le date di demolizione dell'edificio in quanto un articolo dell'Unione Sarda del 11 aprile 1893 narra di come nel sito fossero state ritrovate le ossa del Notaio Serpi, vittima di una sommossa popolare nel 1848.; Fonte: B 00005709 (pp. 145..146) Riferimento intero bene; Descrizione: dalla lettura delle volontà testamentarie di Giovanni Antonio Sanna, si dovettero attendere circa venti anni per vedere realizzata la costruzione dell'edificio scolastico. Parte dell'iniziale ritardo fu dovuto alla mancata erogazione delle 20 mila lire per la causa giudiziaria degli eredi Sanna, che perdendola, decisero di compensare con un ulteriore donazione di 1.200 lire per la fornitura degli arredi scolastici. All'inizio l'edificio si sviluppava su un solo piano fuori terra, e l'ingresso principale avveniva da una scalinata sulla via Mazzini, l'allora via Umberto. L'impianto planimetrico era identico all'attuale, ad eccezione dell'assenza del corpo scale sull'angolo S dell'edificio. L'edificio disponeva allora di cinque aule. ; Fonte: B 00005706 (pp. 61; 100) Riferimento prospetto principale; Descrizione: anche i prospetti del piano terra del primo impianto erano uguali ad oggi salvo per l'intonaco stilato a righe sottili, l'assenza della colorazione in bicromia giallo rossa, il basamento in pietra a faccia vista, le aperture sulla via Mazzini, che nelle campate centrali erano tutte porte d'accesso e naturalmente la grande scalinata sulla via Umberto. In epoca fascista, sul prospetto SE, ora occupato dal corpo scale, capeggiava la scritta: "Il popolo Italiano è deciso a difendere con tutte le sue forze la vittoria e l'Impero".; Fonte: n.d.c. (foto d'epoca - Archivio Storico Comunale di Guspini) Riferimento intero bene; Descrizione: i lavori di sopraelevazione furono affidati all'impresa Siro Peis di Guspini secondo il progetto del '53 dell'Ing. Antonio Salimbeni per un salone di refezione e di proiezione. Il collaudo avvenne nell'agosto del'56 a firma dell'Ing. Ignazio Masala.; Fonte: n.d.c. (Archivio Storico comunale di Guspini) Riferimento alla parte: intero bene; Stato di conservazione: pessimo

Detentore dei Diritti

proprietà Ente pubblico territoriale; Comune di Guspini

Diritti

Strumenti urbanistici in vigore: pp 2004/ zona astun=restauro e risanamento conservativo

ID

2000233772

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