Titolo
Nuoro, l’oratorio del Rosario
Descrizione
Nuoro, l'oratorio del Rosario.
Lo scatto mostra la configurazione del campanile e della casa addossata alla zona absidale tra il primo e il secondo decennio del Novecento.
«Eccomi sboccato nella piazza del Rosario, la chiesa all’uscita dal paese, dove i morti sostavano quasi per prendere fiato prima dei fatali cinquecento metri che per prati e muriccioli li portavano a morire davvero. Il quartiere del Rosario era un pezzo di San Pietro, c’è poco da discutere, ma la missione della chiesa gli dava un’impronta metafisica, che San Pietro si guardava bene dall’avere»: così Salvatore Satta descrive l’oratorio del Rosario nel "Giorno del giudizio" (S. Satta, "Il giorno del giudizio" [1977: pubblicazione postuma], Nuoro, 1999, p. 97).
Da questo negativo Ballero trasse anche una stampa ottenuta per contatto sulla quale tracciò a matita una figura femminile.
Note
Padre Angius, a proposito delle chiese di Nuoro, annotava: «Le chiese minori sono: una dedicata alla N.D. delle grazie, che è la più frequentata; l’altra alla N.D. del monte Carmelo; la terza a S. Giovanni Battista; la quarta a S. Lucifero; la quinta al Salvatore; la sesta a Sant'Orsola; la settima alla Vergine Purissima. Dopo le quali indicherà i tre oratorii, denominati, uno dalla Santa Croce, il secondo da S. Carlo, il terzo dalla Santissima Vergine del Rosario, in ciascuno de’ quali officia una confraternita», V. Angius, "Città e villaggi della Sardegna dell’Ottocento" [1833-56], vol. II, Nuoro, Ilisso, 2006, p. 964.
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